La città di Avellino è sempre più vittima della sosta selvaggia che non risparmia nessun angolo delle strade e delle agorà del centro cittadino.
Emblematica in questo senso la situazione di caos che si crea puntualmente davanti alla scuola elementare Regina Margherita a Piazza Garibaldi nell’ora di punta della giornata. Durante l’uscita degli alunni del Palazzotto, infatti, è un’ormai triste consuetudine quella di parcheggiare selvaggiamente, ovunque, lasciando poco spazio per il passaggio delle auto in transito.
Tali parcheggi selvaggi sono tollerati anche dai vigili urbani che difficilmente intervengono a sanzionare o a regolare il flusso del traffico. Naturalmente, questo stato di cose è figlio della mancanza dei necessari spazi per il parcheggio e degli eterni cantieri a cui viene sottoposta la città, ma va anche a braccetto con una per-nulla-velata noncuranza delle norme da parte degli automobilisti avellinesi, oramai allegramente indisciplinati.
“Se ci fossero i controlli tutto questo non accadrebbe – attacca un cittadino su Facebook – purtroppo i controlli scattano solo quando vogliono. E’ così dappertutto, provate a fotografare via Generale Cascino, strada a doppio senso con auto in quarta-quinta fila. E ci meravigliamo del parcheggio dei genitori davanti alla scuola elementare?”.
La situazione, in questo senso, è chiaramente dominata da un irresponsabile caos: in una città tappezzata di strisce blu e parcheggi a pagamento, pensate a quei lavoratori pendolari che, per tenere la propria macchina in sosta, devono pagare dai 5 ai 10 euro quotidianamente.
Avrà mai qualcuno pensato a parcheggi liberi nelle periferie della città e nelle aree contermini il nucleo cittadino, o bus elettrici o altri altri mezzi di trasporto per permettere a questi lavoratori di raggiungere il centro senza disagio alcuno?
Qualcuno si chiede se, quando sarà finalmente risolta la grana cantieri, la situazione cambierà e come. Sta di fatto che, quando divieti e cartelli non valgono nulla, non solo Avellino, ma tante altre città italiane si sfidano per il (poco ambito) primato:
“Sosta selvaggia a ridosso della città murata: il sindaco di Como è pronto al giro di vite e dopo gli avvisi scatteranno le multe.”
“Sosta selvaggia a Brindisi, 70 multe in una sera e 720 euro a testa per due parcheggiatori abusivi.”
“Perugia, in centro vige sosta selvaggia’.”
“In centro è festa per tutti ma lo shopping non vola. Esplode la sosta selvaggia a Varese”.
E potremmo continuare all’infinito.
Evidentemente la disciplina e l’educazione civica non fanno difetto solo all’avellinese al volante, ma si dimostrano una quanto mai inestirpabile tara dell’italiano medio. In tutta Italia, è da un po’ che turisti e non solo hanno dato il via a una lunga catena fotografica fatta di auto parcheggiate “come viene” nella maggior parte delle città italiane.
Avellino, in questo senso, sarebbe tra gli hashtag più utilizzati.
*foto da Facebook