Sospetta legionella, sospese le attività della struttura termale in Irpinia. Altri 3 casi

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A seguito della segnalazione di alcuni casi di Legionellosi, l’Asl di Avellino ha predisposto – in via cautelativa – la sospensione della struttura termale della provincia di Avellino presso la quale alcuni anziani di Sperone e Avella avevano effettuato un soggiorno benessere, praticando cure inalatorie ed aerosol.

Nel particolare, secondo la ricostruzione dell’Asl di Avellino, lo scorso 9 giugno un medico di medicina generale avevano segnalato “… l’insorgenza in tre soggetti residenti nel Comune di Sperone di sintomatologia caratterizzata da febbre alta (39-40 °C) refrattaria ad ogni tipo di terapia, dispnea, astenia; uno di questi pazienti che era stato ricoverato presso il P.O. di Nola è deceduto.
Per gli altri due pazienti che all’atto della segnalazione erano ancora in terapia domiciliare, è stato predisposto attraverso il MMG (medico di medicina generale, ndr) l’immediato ricovero presso il Moscati di Avellino; il P. S. della struttura è stato allertato sulla necessità di predisporre gli esami necessari alla conferma diagnostica della Legionella per i soggetti ricoverati e tenendo conto della comune esposizione anche per eventuali altri ricoveri di pazienti provenienti dai Comuni di Sperone e Avella nella cui anamnesi risultasse la partecipazione alle cure termali sopra citate”.

L’Asl di Avellino prosegue nella nota: “Ad oggi sono pervenute altre 3 segnalazioni di casi di legionella relative a due soggetti residenti nel Comune di Montefredane ed a un soggetto residente nel Comune di Villamaina. Anche questi ultimi casi avevano effettuato trattamento termale presso la stessa struttura nello stesso periodo”.

Di qui la sospensione da parte dell’Asl di Avellino che nella medesima nota ha invitato i soggetti con sintomatologia febbrile e respiratoria refrattaria ai comuni antibiotici e che abbiano effettuato trattamenti termali presso l’impianto della provincia di Avellino nel periodo dal 25 maggio al 9 giugno a recarsi dal proprio medico di fiducia per la successiva valutazione clinico-diagnostica.

Inoltre, l’Asl conferma che la Legionellosi non si trasmette da persona a persona ma viene trasmessa da flussi di aerosol e di acqua contaminata.

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