Solofra, truffe alle mense scolastiche: indagati 2 ex amministratori

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Solofra – Figurano anche l’ex sindaco di Solofra, Antonio Guarino, l’ex assessore Orsola De Stefano (oggi consigliere comunale) ed una 30enne di Atripalda tra le 45 persone indagate nell’ambito dell’operazione della Procura di Napoli e condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Napoli per reati contro la pubblica amministrazione nella fornitura a mense scolastiche e ospedaliere; l’operazione ha portato tra l’altro all’esecuzione di 6 misure cautelari tra arresti domiciliari, obblighi di dimora e sospensione dai pubblici uffici. Eseguite anche 53 perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di persone fisiche o giuridiche e in enti pubblici e locali.

Secondo gli inquirenti, gli indagati avevano dato vita a un’associazione per delinquere che, dal 2009, si era resa protagonista di numerosi reati contro la pubblica amministrazione, riconducibile – è la tesi dell’accusa – a una società, la Puliedil srl, che opera nel settore delle mense scolastiche e ospedaliere. I delitti – stando all’ipotesi dell’accusa – sono stati messi in campo grazie alle collusioni e alla compiacenza di pubblici funzionari, i quali non avrebbero fatto gli accertamenti nei confronti della società.

Un sistema che avrebbe beneficiato della compiacenza di amministratori locali, al momento dell’aggiudicazione degli appalti, e di funzionari sanitari delle Asl, che non avrebbero compiuto gli accertamenti nei confronti della società. In particolare, alla fine sarebbero stati somministrati alimenti e prodotti diversi, per quantità e qualità, diversi da quelli stabiliti nelle gare d’appalto ad alunni delle scuole e degenti di strutture ospedaliere. In alcuni casi sarebbero stati distribuiti cibi scaduti o avariati in scuole materne e istituti per anziani.

“Il clima di favoritismo in cui si muovevano gli imprenditori indagati e l’accordo criminoso raggiunto tra questi ultimi e i pubblici funzionari coinvolti, hanno permesso la creazione di un indotto perverso e oltre modo pericoloso, soprattutto in tema di un servizio che prevede la somministrazione di alimenti, anche in considerazione del fatto che i destinatari dei prodotti alimentari erogati dalla società in questione erano (e sono) alunni delle scuole e degenti di strutture ospedaliere”, ha scritto il procuratore aggiunto Francesco Greco.

I riflessi dell’operazione in Irpinia. Nell’ordinanza, il Gip Pasqualina Paola Laviano contesta ai due ex amministratori di Palazzo Orsini, tra i vari, il reato di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio (Art. 319 c.p.), poichè secondo le indagini i due avrebbero favorito la Puliedil Srl alla quale illegittimamente sarebbe stato prorogato per ben 13 mesi il contratto di appalto del servizio di refezione scolastica e aziendale dal 2007 al 2008 in contrasto con la legge comunitaria del 12 maggio 2005, ovvero senza effettuare la prevista e obbligatoria gara di appalto. I due, secondo il Gip, avrebbero inoltre tratto utilità dal canale privilegiato instauratosi con la Puliedil Srl per l’assunzione presso la stessa azienda di due persone indicate dagli stessi indagati. Nella città della concia comunque, non sarebbero stati riscontrate irregolarità sulla qualità e quantità delle forniture di pasti.

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