Solofra, il pittore albanese Klajdi Arapi presenta la mostra “Tra onirico e favola: investire nei sogni e nel futuro”

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Il giovane pittore albanese Klajdi Arapi, esporrà a Solofra una ventina di opere dal titolo: “Tra onirico e favola: investire nei sogni e nel futuro”.

Ai dipinti del periodo urbano e del periodo onirico, si affiancheranno i lavori di artisti storicizzati come Franz Borghese, Marco Lodola, Luca Dall’Olio, Mario Tozzi e Armando De Stefano. L’ingresso è gratuito.

«L’esposizione si rivolge agli appassionati dell’arte contemporanea, in particolare, ai giovani collezionisti disposti ad investire, a scommettere su artisti emergenti come Arapi; promuove un nuovo collezionismo d’arte, possibile ed economico.

Per fare collezione non serve essere milionari, ma autentica passione e insaziabile curiosità. Si vogliono riavvicinare all’arte tutte quelle persone che la considerano un prodotto economicamente irraggiungibile, un bene non essenziale in un contesto di crisi economica che, purtroppo, ci ha condotti anche ad un impoverimento culturale», sono le parole di Alfonso Grassi, curatore della mostra.

Klajdi Arapi presenta un’identità completa da valorizzare e far conoscere, sintetizza la necessità e i bisogni dei giovani d’oggi in rapporto all’arte e nella prospettiva di un mondo comune ma plurale, permette di confrontare le tante modalità di espressione nelle differenti culture. Classe 1983, Arapi cresce nelle difficoltà di un Paese, l’Albania, travolto da un colpo di stato nel 1991 e dalla guerra civile nel 1997, un Paese senza futuro, distrutto, in cui viene meno la certezza di una casa e di un pasto caldo.

L’attività artistica diventa un mezzo di risanamento delle ferite procurategli dalla guerra: inizialmente la sua pittura risente del peso dei conflitti e si compone di toni spenti, forme rigide, dure e spigolose, dipinge bambini sporchi, vestiti di stracci, paesaggi post bellici. La volontà di colorare il mondo non è mai venuta meno e, a piccoli passi, aggressività e angoscia lasciano spazio ad armonia e ritmo. Un mondo pieno di colori brillanti e vividi gli si affaccia alla mente, forme morbide ed accoglienti. «Tuffarsi nelle sue opere, per quanto enigmatiche ed oniriche, ci apre alla speranza» sostiene Grassi.

Oggi molte delle sue opere arricchiscono collezioni private, piccole e medie esposizioni in diverse gallerie, tra cui rileva la prestigiosa bi-personale alla Galleria Nazionale di Arte Moderna di Tirana.