Solofra – Nella notte, incendiate due auto dell’assessore Visone

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Solofra – A distanza di due mesi circa, ritorna la paura nella città della concia. Nella notte, ignoti hanno appiccato le fiamme all’autovettura dell’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Elio Visone. Erano le 4.30 circa quando, dopo essere riusciti a scavalcare il cancello ignoti hanno appiccato le fiamme alla vettura. In pochi minuti le lingue di fuoco hanno completamente avvolto la Mercedes di colore nero. E’ stato l’odore acre ed il fumo nero, che si alzava al cielo, a svegliare bruscamente la famiglia Visone. L’assessore, affacciatosi dal balcone, si è reso conto della gravità dell’episodio ed ha immediatamente chiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco denunciando l’accaduto ai Carabinieri della Stazione di Solofra. In attesa dell’arrivo dei soccorritori, l’assessore ha portato in salvo la famiglia. In pochi istanti i caschi rossi, del Comando Provinciale di Via Annarumma, hanno raggiunto la Frazione Sant’Agata Irpina: l’edificio si trova a pochi metri dal cartellone di benvenuto al ‘rione’ di Solofra, sul lato sinistro della carreggiata ed è affiancato da una palazzina in costruzione al lato destro mentre alla sinistra da un bar-pasticceria. Le fiamme erano altissime e stavano per raggiungere l’abitazione dello stesso rappresentante comunale. Fortunatamente il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco ha evitato non solo che l’incendio raggiungesse il vicino bar ma soprattutto il serbatoio della benzina della Mercedes. L’utilitaria è andata letteralmente distrutta. Le lingue di fuoco hanno attinto anche un’altra vettura: è stato, infatti, ridotto in cenere il paraurti della Fiat Punto azzurra, l’auto della moglie di Visone che era parcheggiata a pochi metri di distanza dall’utilitaria. Dai primi accertamenti, sarebbe stato utilizzato liquido infiammabile per dare vita al rogo. Probabilmente della benzina. I Carabinieri della locale Stazione e della Compagnia di Avellino, guidati dal Capitano Nicola Mirante, hanno rinvenuto numerose tracce di solvente. Gli inquirenti hanno aperto un’indagine: chiara la matrice dolosa ma, per il momento, nessuna pista sarebbe accreditata. Si indaga, infatti, a 360 gradi e al vaglio degli inquirenti non si escluderebbe che ad appiccare l’incendio potrebbero essere stati gli stessi malviventi che il 5 settembre scorso, in Via ‘Caduti XXIII Settembre’ appiccarono le fiamme ad una Fiat Bravo, ad una Peugeout 205 e ad un’Alfa 156, le tre autovetture del Vice Sindaco di Solofra, Nicola Moretti: il braccio destro del Sindaco Antonio Guarino, si trovava all’interno della sua abitazione dove, insieme ai membri della famiglia, era in procinto di festeggiare il suo compleanno. Anche in quell’occasione, provvidenziale è stato l’intervento dei Vigili del Fuoco che, riuscendo a circoscrivere le fiamme, hanno fatto sì che le lingue di fuoco non raggiungessero una quarta autovettura e che avrebbe causato sicuramente una deflagrazione devastante al fabbricato causando pericoli anche per la vita degli occupanti. (di Emiliana Bolino)

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