Solofra: “Mio figlio autistico abbandonato dall’Asl, ha crisi di pianto continue e va aiutato”. La denuncia di un padre disperato
“Da quando mio figlio Giovanni, affetto da disturbi dello spettro autistico, ha compiuto 12 anni, l’Asl di Avellino ha smesso di seguirlo e curarlo”.
La denuncia di Carlo Pecora presidente dell’associazione “INau” che rappresenta circa 60 famiglie con figli affetti da autismo. Carlo, la moglie e il figlio, che ora ha 16 anni, abitano a Solofra e sono costretti a pagare tutte le cure, la riabilitazione e l’assistenza per Giovanni.
I disturbi del comportamento hanno bisogno di terapie continuative, assidue , di centri di riferimento in cui potersi formare , nella gestione della patologia , insieme ai ragazzi che ne soffrono. Invece da quando questi ragazzi compiono 12 anni l’Asl cessa di seguirli e i genitori si devono fare carico di spese ingenti e, molto spesso, devono rinunciare al lavoro per dedicare tempo ai propri figli.
La famiglie dei ragazzi autistici ,poi, chiedono da tempo strutture e assistenza nella sanità pubblica per accompagnarli fino all’inserimento nel mondo del lavoro. Intanto, negli ultimi due anni di Coronavirus e lockdown, la situazione per molti è precipitata.
“I ragazzi sono stati privati della vita sociale. Nei lockdown – ricorda Pecora – chi faceva sport ha dovuto fermarsi, la scuola ha funzionato solo in Dad. Insomma, sono caduti tutti i riferimenti che gli avevamo costruito intorno e abbiamo fatto il gioco dell’autismo”.
Servizio di Enzo Costanza #CiVuoleCostanza