Solofra, Legambiente propone registro contro abbandono rifiuti

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Sulla Giornata Mondiale delle Vittime dell’amianto si registra la nota del Circolo di Legambiente di Solofra. Nella missiva si propone il registro delle aree interessate ad abbandono rifiuti e censimento edifici con manufatti in amianto.

 

Nonostante sia stato messo al bando ben ventitré anni fa con la legge 257 del 1992, l’amianto è ancora diffusissimo in Italia e più passa il tempo, più diventa pericoloso. Secondo stime del Cnr e dell’Ispesl ci sono circa 32 milioni di tonnellate di amianto in Italia.

Sono inoltre 50.000 gli edifici pubblici e privati ancora da bonificare. Inoltre sono 75.000 gli ettari delle aree industriali da bonificare dall’amianto come da altri agenti inquinanti.

Un’emergenza che non ammette ulteriori ritardi: le morti per mesotelioma pleurico, tumore ai polmoni, alla laringe, alle ovaie (fra le più gravi patologie causate dall’amianto) sono destinate a crescere alla luce del lungo periodo di latenza della malattia, tanto che gli epidemiologi prevedono un picco dei casi già nei prossimi anni.

In occasione del 28 Aprile Giornata Mondiale delle Vittime dell’amianto, come Circolo Legambiente Volontariato “Soli Offerens”, invitiamo l’amministrazione comunale di Solofra all’individuazione tramite apposito registro, di aree pubbliche e private, interessate all’abbandono di rifiuti (proposta già avanzata il 22 gennaio del 2014 prot. n°1232) avvalendosi dei rilievi effettuati e messi a disposizione dagli organismi amministrativi e di controllo competenti ma anche a seguito di segnalazioni di singoli cittadini ed associazioni presenti sul territorio.

Inoltre la sola individuazione di aree con rifiuti pericolosi, come manufatti di amianto, non basta, ma ha bisogno anche di una giusta campagna d’informazione, da parte dell’ente comunale, sui rischi che comportano sia per chi scelleratamente li smuove e li trasporta liberandosene illecitamente, sia per chi inconsapevole si imbatte in essi. Importante in ottica futura, per ridurre ed eliminare l’incontrollato abbandono illegale di amianto, la collaborazione con la cittadinanza potrebbe essere finalizzata ad un censimento attraverso autodenuncia volontaria di coperture e altri manufatti in amianto degli edifici presenti sul territorio: abitazioni, pertinenze, opifici (dismessi e in attività), capanni.

Azione posta in essere ad esempio dal Comune di Avellino che con l’ordinanza sindacale n.77 del 03/03/2015 ha istituito il censimento obbligatorio dei manufatti in amianto rivolto ai proprietari e agli amministratori di immobili. La tutela del territorio e della propria salute, come beni comuni, deve avvalersi della collaborazione di tutti gli attori presenti sul territorio e ognuno deve e può fare la sua parte, sia esso ente pubblico o cittadino.

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