Solofra – Nell’ambito dell’articolato programma d’interventi predisposto dal Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Avellino, Mario Imparato, continua l’impegno delle Fiamme Gialle irpine impegnate in cantieri, società, esercizi commerciali nell’ottica di verificare tutte le disposizioni sia in tema di liceità dei lavori in essere che di regolarità delle posizioni dei lavoratori. Particolare rilievo è stato attribuito al fenomeno del lavoro sommerso con un’azione che ha preso spunto dal radicale mutamento legislativo del settore contributivo e previdenziale, avvenuto con il Decreto Legge 25 giugno 2008 nr. 112 (convertito dalla legge nr. 133/2008) che, in estrema sintesi, ha portato all’istituzione, a far data dal 18 agosto 2008, del cosiddetto “libro unico del lavoro”, con la conseguente eliminazione di libri paga e matricola e degli altri registri prima obbligatori. Con una brillante operazione, gli uomini della Brigata di Solofra, agli ordini del Maresciallo Capo Giovanni Caruso, sono intervenuti presso una società del luogo, esercente l’attività di preparazione e concia cuoio, con un’attività di verifica su aspetti connessi alla valida costituzione del rapporto di lavoro del personale dipendente ed al regolare assolvimento dei connessi obblighi retributivi, previdenziali (contributivi e assicurativi), fiscali ed amministrativi. Dopo l’acquisizione di circostanziati elementi informativi e la verifica “sul campo” mediante una serie di preliminari accertamenti, appostamenti e rilievi, lo scorso 2 ottobre, i militari della Guardia di Finanza hanno dato corso all’accesso ispettivo e, dopo aver “fotografato” la situazione ed identificato i tredici lavoratori presenti, hanno avviato l’attività di verifica documentale delle posizioni occupazionali presso la società verificata. Dalla disamina della documentazione presente presso la ditta e dagli elementi extracontabili acquisita dagli organi di controllo è stato possibile rilevare che la società si era avvalsa, nel tempo, di ben quattro lavoratori dipendenti (di nazionalità italiana), occupati in assenza di qualsivoglia comunicazione preventiva e quindi in nero. Il controllo della Guardia di Finanza si è concluso con sanzioni amministrative a carico della società nonché con la segnalazione ai fini del provvedimento di sospensione dell’attività di impresa ai sensi dell’art. 14, comma 1 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 come modificato dal D.L. 25 giugno 2008, n. 112, convertito in Legge 6 agosto 2008, n. 133 laddove risultano impiegati lavoratori in misura superiore al 20 per cento del totale dei lavoratori – regolarmente occupati – presenti sul luogo di lavoro nella medesima società e nell’unità produttiva all’atto dell’ispezione. Le risultanze dell’intervento sono state inoltrate alla Direzione Provinciale del Lavoro di Avellino competente per la concreta irrogazione delle sanzioni amministrative (quantificabili oltre 25mila euro) e per l’applicazione del provvedimento di sospensione dell’attività di impresa.
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