Solofra – Nonostante era da poco passata la mezzanotte la gente di Solofra era ancora incollata alla televisione per seguire il programma “Terra”, trasmesso su Canale 5, dove si parlava anche di Antonella Russo la giovane 22enne uccisa il venti febbraio scorso dall’ ex convivente della madre. L’ argomento del programma riguardava il maltrattamento delle donne e tra gli argomenti anche la storia di Antonella. Il conduttore evidenziava “l’omaggio al suo ricordo” di ragazza coraggiosa pronta a difendere la madre. Per via cavo tutta l’ Italia ha avuto modo di osservare la stanza di Antonella. Sulla parete campeggia il poster della cantante preferita,Laura Pausini, tanti orsacchiotti e animali di peluche. La scrivania con il suo portatile e tanti libri, tutti da mettere a posto visto che il 20 doveva discutere la tesi. “Ho paura che le cose che dico – spiega la sorella Milena, madre di due gemelli, Francesco e Ilenia – non diano giusto merito ad Antonella: lei era speciale, socievole, mi ascoltava e mi confortava quando ero triste, e sembra strano visto che era più piccola di me”. Poi è la volta della madre che sfoglia un’ album fotografico dove è racchiusa la vita di Antonella. Con voce incrinata legge una lettera della giovane figlia, si commuove ad un passaggio “abbiamo superato tante cose insieme perché sei una mamma super”. “Avevamo un sogno in comune io e Antonella – esordisce la sua amica Elena Maglio – quello di andare a Roma per lavorare nel settore turistico. A noi ci bastava una pizza e un dvd a casa per stare bene. Se qualche amica era in crisi lei riusciva a consolarla, era altruista”. L’ amica ricorda quando la fecero partecipare alle regionali di Miss Italia “non devi per forza vincere” e ci prese gusto perché si divertiva poi nel partecipare alle sfilate. E l’ ultimo capo in pelle, col quale aveva sfilato è stato messo da parte dalla ditta Vi.Gin. Pell. per consegnarlo alla famiglia. Aveva due appuntamenti a breve scadenza: la discussione della tesi di laurea e il secondo, conseguente del primo, essere a Milano al concerto della Pausini. Ma quei quattro freddi colpi di pistola sparati nella grigia mattinata del 20 febbraio da Antonio Carbonara, li hanno cancellati per sempre. Lei non sarà presente né per la tesi, né al concerto. Nei nostri cuori sempre. (D.G.)