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Solofra – Depurazione: nasce la Deas e tornano antichi problemi

Nata la Deas, società depurativa dell’alto Sarno, vengono subito alla ribalta i problemi antichi che riguardano i dipendenti delle due società depurative Codiso di Solofra e Gesema di Mercato San Severino. Non solo. Nella nuova società, infatti, entrerà a far parte la Convenzione creata dai due comuni. Il commissario Pompeo Pepe, quando venne nominato soggetto liquidatore della Convenzione dal Ministero all’Ambiente e dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile si trovò davanti ad una situazione debitoria particolare. Difatti su 1472 attività produttive censite dalla Camera di Commercio avellinese e da quella salernitana, solo 176 risultavano iscritte alla Convenzione ed erano esclusivamente le concerie del polo solofrano. A queste si sono poi aggiunte sette fabbriche conserviere, qualche industria tra il fiscianese ed il sanseverinese più il complesso dell’ateneo di Fisciano ed il presidio ospedaliero di Mercato San Severino. Lo scorso anno il sindaco Guarino assicurò ai sindacati che le maestranze dei due depuratori sarebbero interamente entrate a far parte della nuova società in fase di costituzione, annullando così un passaggio dell’ordinanza 3378 del generale Roberto Jucci, che parlava di “… tutto il personale della Gesema e della Codiso addetto alla depurazione”. All’epoca si temette qualche taglio al personale ma fu assicurato il contrario. Oggi l’antica paura è riaffiorata in quanto la crisi conciaria perdura. Se il settore conciario e quello conserviero continueranno a perdere colpi sarà dura poter sostentare circa 70 operai della nuova società che ancora deve ricevere il placet della costituzione dei vari Consigli comunali.

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