Solofra – Pareri discordanti tra i primi operatori conciari al ritorno della Fiera di Bologna apertasi mercoledì scorso. Difatti c’ è un fronte di conciatori che lascia presagire una piccola ripresa ed un altro piuttosto scettico. Entrambi ammettono però che a confronto dello scorso anno, la pelle solofrana è stata visionata da più esperti. Per tracciare un dato definitivo bisogna aspettare il ritorno degli altri operatori del settore per capire se andranno in funzione o meno i bottali delle concerie. “Saranno semmai – assicura un operatore – bottali per cinquemila piedi (misura della pelle ndr) ma riprenderanno a girare”. Ciò fa presagire una lenta ripresa nel settore della pelle almeno per il polo conciario locale. Non solo. La pelle sta cominciando ad interessare, oltre che i calzaturifici, anche il mondo della moda dove la si vede, in minima parte, nei capi di tessuto. Sul fronte lavorativo il segretario aggiunto della Femca – Cisl, Giovanni Esposito, afferma che al momento non vi sono nuove richieste di cassa integrazione da parte delle ditte tranne per qualche azienda. “Sono in essere – spiega – quelle richieste un paio di mesi fa con l’esaurimento alla fine di dicembre. Non si vedono segnali di ripresa di un certo rilievo, ma la Fiera di Bologna ha visto una buona affluenza ed un certo interessamento verso il manufatto locale, segnale questo di una ripresa, semmai lenta ma che permette di lavorare”.
(di Dante Grimaldi)
Redazione Irpinia
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