Solofra – Un progetto alternativo per il cogeneratore: questo il tema oggetto dell’incontro che ha avuto luogo questa mattina a Napoli. Il sindaco di Solofra Antonio Guarino al fine di far includere la città conciaria nel Piano Integrato ha proposto varie alternative. Ma a quanto pare la situazione non è cambiata: il cogeneratore sembra ancora essere l’unica via d’uscita. Dal summit partenopeo, dunque, nessun esito positivo per quanto riguarda alternative relative ad un eventuale impianto fotovoltaico o eolico. Il primo è stato messo da parte a causa del risultato negativo riscontrato presso alcune aziende. L’eolico invece, secondo i componenti del tavolo di concertazione, è da scartare perché la zona solofrana – montorese non risulta sufficientemente ventosa. L’unica possibilità sarebbe quella di incentivare le aziende allo scopo di non perdere il finanziamento e produrre energia tramite il metano. Una soluzione che aprirebbe la strada ancora una volta al cogeneratore previsto dal Por 1.12 che continua a registrare l’ostilità dei Consigli Comunali di Solofra, Montoro Superiore e Montoro Inferiore. In pratica nessuna delle tre comunità, soprattutto quella conciaria, accetta l’impatto ambientale considerato negativo per il paese. Infatti l’impianto di cogenerazione dovrebbe produrre energia elettrica per 5 MW utilizzando come combustibile scarti della lavorazione della concia, ossia rifilature, ritagli, rasature, fanghi conciari e altri rifiuti biodegradabili. Altri 5 MW invece verrebbero prodotti dall’impianto alimentato a gas metano. Il comune conciario ha tempo fino al 20 marzo per presentare un’alternativa al cogeneratore. Un’alternativa che, almeno per il momento, appare lontana. (di Dante Grimaldi)
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