Solofra, Cogei: domani tavolo tecnico in Prefettura

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pozzi depurazione solofra
pozzi depurazione solofra

Si terrà domani in Prefettura ad Avellino l’incontro promosso per discutere sulle difficoltà economiche della Cogei.

Lo scorso tre aprile la Cogei ha indirizzato una nota alla Regione Campania lamentando il pagamento di quanto dovuto da palazzo S. Lucia rispetto alla gestione del complesso depurativo Alto Sarno. I lavoratori del complesso depurativo non hanno percepito lo stipendio relativo al mese di marzo. Non solo. Proprio per i crediti accumulati la Cogei, in caso di mancati pagamenti, ha annunciato la decisione di lasciare la gestione dell’impianto di depurazione. De qui dunque il tavolo in Prefettura sollecitato dalle organizzazioni sindacali.

Il tavolo di domani vedrà la partecipazione della società incaricata del servizio e dei rappresentanti dei sindacati, Antonio Olivieri della Femaca Cisl, Marco D’Acunto della Fp Cgil, Michele Caso della Uil e Gennaro Pellecchia della Ugl, dei sindaci di Solofra e Montoro Michele Vignola e Mario Bianchino e le associazioni datoriali di Confindustria, Api e Cna.

La Cogei che gestisce dal 2010 per conto della regione Campania gli impianti di depurazione di Solofra e di Mercato San Severino aveva inviato lo scorso 3 aprile una lettera indirizzata all’Ente regionale in cui sottolineava “… di non essere in grado di sostenere oltre la rilevante esposizione finanziaria”.

L’ente gestore del Complesso depurativo Alto Sarno che fattura i servizi di depurazione resi nei confronti delle utenze industriali e delle utenze civili, nella missiva, evidenziava il mancato pagamento degli acconti regionali, 12 canoni mensili di cui 4 risalenti al 2012e che ammontano ad oltre otto milioni di euro.

Questo quadro finanziario aveva spinto la dirigenza a non poter liquidare le spettanze relative al mese di marzo ai lavoratori. E proprio sulla sulla vicenda la Prefettura di Avellino nei giorni scorsi, aveva indirizzato alla Regione Campania una nota sollecitando la promozione di tutte le misure mirate ad una risoluzione che venisse incontro alle istanze dei lavoratori e garantisse la continuità di un servizio di notevole importanza per la difesa ambientale del territorio.

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