Solofra – “Quel pozzo è vicino alla discarica”. Il Circolo di Legambiente di Solofra lancia l’allarme rispetto all’ipotesi di realizzazione di un nuovo pozzo per l’uso potabile dell’acqua in località Scorza che nelle intenzioni dell’amministrazione comunale dovrà servire a potenziare l’attuale sistema idrico della città della concia.
Stamane, infatti, i tecnici della Provincia di Avellino effettueranno il sopralluogo in sito, per esaminare così la possibilità di realizzare un nuovo impianto per uso potabile al fine di trovare una soluzione definitiva all’emergenza idrica. In questo senso, gli associati e i tecnici di Legambiente hanno prodotto osservazioni e chiesto di effettuare ulteriori valutazioni e monitoraggi.
“Il Circolo “Soli Offerens”, rispetto alla localizzazione dell’area dove effettuare la ricerca di acque sotterranee, proposta dal Comune di Solofra, ha rilevato alcune osservazioni – si legge nella nota a firma di Legambiente – L’area di intervento, sita a monte dell’abitato di Solofra, in un area di pregio ambientale, posta a confine con il perimetro del Parco dei Monti Picentini, nonché con area SIC e ZPS (natura 2000), tutelate ai sensi del D.Lgs 42/04, si posiziona ai piedi (a valle idrogeologica) dell’ex discarica Comunale Scorza, censita con la Perimetrazione del SIN “Bacino Idrografico del Fiume Sarno” come discarica comunale di rifiuti solidi urbani, in località Chiamarano. Trattasi di discarica incontrollata di rifiuti, dove lo stesso Comune di Solofra per circa un ventennio ha conferito i rifiuti solidi urbani della cittadinanza e dove persiste l’assenza di attività di bonifica e/o di messa in sicurezza della discarica comunale. La medesima area di discarica, e a volte anche non lontanissimo da essa, è stata nel tempo oggetto di scarichi di materiali di risulta da demolizioni di fabbricati nel periodo post-sisma dell’ottanta e di continui sversamenti di rifiuti pericolosi. Il Circolo Legambiente Volontariato ‘Soli Offerens’ di Solofra chiede che nella fase di valutazione si effettui il monitoraggio dell’area per verificare lo stato attuale e la coesistenza della discarica e del nuovo pozzo, paventando la possibilità di contaminazione di percolato con conseguente coinvolgimento delle matrici ambientali circostanti (acque e suolo)”, continua la nota.
“Inoltre, nella stessa particella catastale (n°231 del Foglio 8), dove è stata chiesta l’autorizzazione alla ricerca di acque sotterranee per uso idropotabile, è attualmente in realizzazione un’infrastruttura ricreativa per favorire l’accessibilità e la fruibilità dell’area della Scorza, progetto finanziato con bando relativo al GAL Serinese-Solofrana misura 313 e approvato con Del. Giunta Comunale n°17 del 27/02/2013; anche in tal caso il Circolo Legambiente chiede delucidazioni riguardo il rispetto della zona di tutela assoluta nel raggio di 10 metri dal punto di captazione, che per norma deve essere anche completamente recintata. Sappiamo le difficoltà che moltissimi cittadini vivono ormai da più di un anno e l’importanza e l’urgenza di nuove fonti di approvvigionamento idropotabile, ma dobbiamo sempre essere vigili sulle scelte e le soluzioni a tutela per la salute della cittadinanza”, conclude la nota.