Sollecito di pagamento fattura: cos’è e come si utilizza

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Quando un’azienda o un lavoratore autonomo terminano un qualsiasi lavoro per un cliente, o gli forniscono dei beni, emettono una fattura per la cifra dovuta. In seguito il cliente ha 30 giorni di tempo per saldare la cifra indicata nella fattura, comprensiva del compenso per l’azienda e della tassazione applicata. Oggi con la fatturazione elettronica gestire il sollecito di pagamento della fattura può essere più semplice e immediato, approfittando delle automazioni garantite dai software disponibili in commercio.

Il sollecito di pagamento fattura

La questione è semplice, se un cliente non salda una fattura entro 30 giorni dalla data dell’emissione è importante inviargli un sollecito di pagamento fattura. In effetti è possibile pattuire termini ulteriori, anche superiori ai 60 giorni, cosa che però va indicata all’interno della fattura stessa. Detto questo, quando il pagamento non è ancora giunto allo scadere dei termini pattuiti il lavoratore autonomo o l’impresa hanno facoltà di inviare al cliente un sollecito. Per legge infatti il professionista che non viene pagato entro i termini pattuiti può ottenere l’aumento della fattura, aggiungendo ad essa i cosiddetti diritti di mora, dovuti appunto al ritardato pagamento. Tale diritto si può far valere solo in seguito all’invio di lettere di sollecito di pagamento fattura.

Le lettere di sollecito

Si tratta di documenti che vanno inviati al cliente che non ha saldato un conto entro i termini previsti. Di norma se ne inviano alcune, a scadenza settimanale o mensile, fino all’invio dell’ultima, in cui si deve inserire la dicitura della costituzione in mora, per avvertire il cliente che l’ammontare della fattura da saldare sta aumentando a causa del ritardo.

Come inviare le lettere

Con l’avvento della fatturazione elettronica molte delle attività di gestione dei pagamenti possono essere automatizzate, compreso l’invio delle lettere di sollecito di pagamento fattura. In pratica il software che ci consente di compilare e di inviare le fatture al sistema di interscambio ci aiuta anche nella predisposizione delle lettere di sollecito; alcuni software contengono già al loro interno lettere precompilate, oppure il singolo lavoratore autonomo può personalizzarle come crede. Nelle versioni avanzate è possibile addirittura impostare l’invio automatico dei solleciti di pagamento fattura, allo scadere del termine previsto per il pagamento stesso. In questo modo l’azienda non perde neppure un giorno di tempo dallo scadere della fattura all’invio del sollecito, rendendo più fluida l’attività quotidiana.

Incassare i pagamenti

Questo tipo di attività fa parte della questione riguardante l’incasso dei pagamenti, che in teoria dovrebbe funzionare in modo naturale, senza ritardi o problematiche di sorta. Capita invece sempre più spesso che chi riceve una fattura interponga del tempo tra il giorno della ricezione e l’effettivo pagamento. L’azienda e il lavoratore autonomo però sono costretti a pagare la tassazione nel momento in cui si verificano le scadenze fiscali, indipendentemente dall’avvenuto pagamento. Diviene quindi essenziale l’attenzione ai diversi pagamenti, in modo da poter ottenere un corretto flusso di cassa, senza trovarsi a dover anticipare le tasse su quanto non si è ancora ricevuto. Poter contare su una sorta di automatismo in questo frangente è essenziale.