I soldi del pranzo di Natale della Procura donati all’Istituto dell’Annunziata a Prata: un gesto contro l’ indifferenza collettiva

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PRATA PRINCIPATO ULTRA- Ci sono le poesie di Gerardina, ospite della struttura e costretta su una sedia a rotelle, che riesce però a guardare dalla sua finestra quella bellezza che ancora si coglie nella natura, anche se in modo lento in un mondo veloce; l’amore che insieme alla cura ogni giorni le suore delle Congregazione delle Piccole Apostole della Redenzione, a partire da suor Concetta, la responsabile, insieme alle professionalita” come quella della case manager e assistente sociale Anna Borzelli e di altri professionisti, dedicano alle ospiti, molte delle quali hanno in loro gli unici riferimenti familiari, perché non hanno mai avuto una famiglia tutta loro; c’e’ l’entusiasmo di Angela, che presenta tutte le altre ospiti e ripete che lunedì ci sarà un evento teatrale e ci sono loro: Anna, Incoronata, Gerarda, Nicolina, Assunta, Mariagrazia, Sabrina, Maria e Betty. Anziane ospiti e giovani che l’ Istituto medico psicopedagogico Maria Ss Annunziata di Prata Principato Ultra assiste con una struttura specializzata. La struttura che il Procuratore della Repubblica di Avellino Domenico Airoma insieme ad una delegazione di magistrati, personale e Carabinieri in congedo, da mesi nuovamente impegnati a Palazzo di Giustizia, hanno scelto per consegnare la donazione raccolta tra magistrati e personale della Procura, che anche quest’anno hanno preferito un atto di solidarietà al classico pranzo di Natale e con quei fondi hanno voluto scegliere la struttura di Prata. Un atto di generosità e di denuncia della troppa indifferenza verso queste storie e non solo, che questo pomeriggio ha voluto testimoniare il Procuratore Airoma: “Un’indifferenza collettiva” che a Prata si lega anche ad un fatto di cronaca avvenuto proprio a pochi passi dalla struttura visitata per consegnare i doni, ovvero la scomparsa di Mimi’ Manzo. “Vuol essere semplicemente dire: ci siamo anche noi ed e’ un gesto per riparare una sorta di indifferenza collettiva, per denunciare qualcosa di cui siamo tutti responsabili. Mi piace anche dirlo, siamo in questo paese dove e’ accaduta una cosa che mi lascia molto triste, proprio a causa dell’indifferenza”. Sono le parole che il magistrato ha scelto consegnando la donazione a suor Concetta Falco, economa e responsabile dell’ Istituto medico psicopedagogico Maria Ss Annunziata di Prata Principato Ultra. Ed è stato emozionante ascoltare come una di loro, Gerardina Furio, poetessa, abbia voluto offrire, non senza emozionarsi perché si trovava di fronte al magistrato, alcune delle poesie ispirate dal suo mondo
“Ci sara’ la festa più speciale: il Natale; ci saranno momenti di gioia e di condivisione fra tutte le persone; come i pastori in quella notte particolare, resteremo ammirati a guardare quel piccolo bambino nato per disegno divino e venuto in povertà in un’umile stalla, non e’ avvolto in un tessuto raffinato, la dolcissima Maria in una semplicissima mangiatoia lo ha adagiato: guidati dalla luminosità di una stella, giungono genti e i pastori, per visitarlo ed onorarlo, egli è in realtà il “Salvatore” mandato fin lì per la redenzione dell’umanità”. Versi che consegnano una speranza, come quelli dell’altra poesia: “Vorrei che fossero saziati tutti i bimbi del mondo affamati; vorrei che non ci fosse più la guerra in ogni nazione della terra; perché è una sconfitta per gli uomini fare la guerra; non so, tutto ciò può sembrare un’utopia, cambiare le cose non è poi una pazzia”. “Quello che facciamo e’ solo una goccia nell’ Oceano- ha detto suor Concetta al Procuratore- ma senza quella goccia l’Oceano sarebbe più piccolo”. Proprio al magistrato la religiosa ha consegnato come apprezzamento per il gesto compiuto, un presepe in legno realizzato nel Madagascar in una delle missioni della Congregazione.