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Smart mobility, il ministro Delrio destina 12 milioni alle Regioni per ciclovie e percorsi pedonali

Venerdì scorso, con decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, sono stati destinati 12,3 milioni di euro per progetti di smart mobility, con la realizzazione ex-novo e la messa in sicurezza di itinerari e percorsi ciclabili e pedonali.

Le risorse per la mobilità sostenibile, si legge in una nota del ministero dei Trasporti, sono messe a disposizione delle Regioni “per lo sviluppo e la messa in sicurezza di itinerari e percorsi ciclabili e pedonali, compresi i percorsi del sistema nazionale delle ciclovie turistiche”. La ripartizione tra gli enti locali è stabilita “da uno schema di decreto di riparto che è stato trasmesso alla Conferenza Unificata contestualmente alla firma del Decreto Ministeriale”.

Il decreto ministeriale ricolloca i fondi revocati per gli interventi non avviati del primo e secondo Programma di attuazione del Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale (PNSS). Entrambi i programmi prevedevano, infatti, misure “per la messa in sicurezza della mobilità su due ruote a motore basate sull’analisi dell’incidentalità specifica, sulla individuazione delle situazioni e dei fattori di rischio presenti in loco, sull’individuazione delle tipologie di interventi più efficaci, e sulla realizzazione dei relativi interventi”.

Lo schema di decreto è stato, contestualmente alla firma ministeriale, inviato alla Conferenza Unificata delle Regioni e Provincie autonome per l’approvazione.

Ma l’accelerazione impartita nell’ultimo anno alla mobilità dolce ha come elemento più eclatante gli ultimi protocolli d’intesa firmati, questa primavera, tra il MIT, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e otto Regioni progettazione e la realizzazione delle prime quattro ciclovie nazionali: Ven-To, del Sole, dell’Acquedotto pugliese, GRAB- Grande raccordo anulare delle biciclette.

Elementi su cui Del Rio è pronto a far convergere 91 milioni per il triennio 2016-2018. Le risorse daranno concretezza al masterplan della viabilità per le bici, fortemente voluto dal ministro. La scelta di puntare sulla mobilità dolce non ha solo motivazioni ambientali. Le infrastrutture per le bici, spiega Del Rio, hanno un basso impatto sulle casse dello Stato, con un gran ritorno: una ciclovia si ripaga in 1-2 anni, mentre un’autostrada in 30.

E’ solo un esempio di quanto si sta facendo e si può fare per incentivare gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro, senza utilizzare l’auto privata e favorendo l’uso di biciclette o mezzi alternativi.

L’Italia, però, secondo l’ultimo “Eu transport scoreboard“, la classifica dei Paesi europei con i migliori dati sulla mobilità sostenibile in città, pubblicato a fine ottobre dalla Commissione europea, si ritrova al 17° posto, con pessime performance soprattutto nell’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nel settore dei trasporti (14° posto) e nella diffusione delle colonnine di ricarica per mezzi di trasporto elettrici (19° posto). Olanda, Svezia, Germania e Austria, come al solito, si confermano “le prime della classe”.

fonte: key4biz.it

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