Sit-in dei metalmeccanici irpini: “A rischio 4.000 posti di lavoro”

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Il rinnovo del contratto nazionale e la crisi del settore automotive sono stati al centro dello sciopero organizzato dai metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil. Ad Avellino, i sindacati hanno consegnato un documento al Prefetto Rossana Riflesso, chiedendo un intervento immediato del governo per salvaguardare 4.000 posti di lavoro a rischio. Gli operai del settore auspicano risposte concrete e certezze sul loro futuro occupazionale. Nonostante il freddo e il gelo, il sit-in si è svolto questa mattina davanti al Palazzo di Governo. «Lo facciamo nella totale indifferenza della politica», ha sottolineato Giuseppe Morsa, della Fiom Cgil.

Luigi Galano, della Fim Cisl, ha espresso preoccupazione per la scadenza degli ammortizzatori sociali, prevista per il primo semestre dell’anno. «Nel corso del primo semestre cesseranno gli ammortizzatori sociali per molte aziende. Siamo in attesa di comprendere le intenzioni della Denso, la seconda azienda più grande del territorio, che ha già annunciato un esubero strutturale di 240 unità. Vogliamo capire se, alla scadenza naturale di fine marzo, l’ammortizzatore sociale sarà prorogato o meno». Il segretario della Uilm, Gaetano Altieri, ha sottolineato che oltre alla questione del rinnovo del contratto nazionale, oggi sono state portate all’attenzione del Prefetto le vertenze più urgenti, come quella della Menarini e l’esubero che si è determinato all’interno della Denso: «Ci aspettiamo la ripresa del confronto e la possibilità di trovare una soluzione che scongiuri gli esuberi».