Un emendamento governativo al decreto P.A. approvato dalla Camera dei Deputati fa slittare di dieci mesi l’applicazione delle sanzioni relative al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti.Soddisfazione viene espressa da Confimprenditori che insieme ad altre associazioni aveva chiesto al ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Andrea Orlando un intervento urgente per alleggerire le posizioni delle imprese che pur tra mille difficoltà stanno attivamente collaborando alla messa in funzione del Sistri. “Quella del Sistri è ormai una vera e propria odissea soprattutto per i piccoli imprenditori – ha affermato il presidente Gerardo Santoli – che ormai da quasi quattro anni sono alle prese con un sistema che non ci ha mai convinto e che ha reso ancor più difficile il lavoro e la vita degli operatori: L’improvvisa accelerazione data al progetto, con la conferma della partenza del Sistri dal primo ottobre avrebbe provocato grandi disagi, con pesanti ricadute su tutta la filiera dei rifiuti anche non pericolosi e rischi di sanzioni pesantissime per le imprese. Tutto questo per problemi tecnici ancora non risolti e certamente non imputabili agli operatori coinvolti”.
Nello specifico sono state sospese per 10 mesi le nuove sanzioni relative al Sistri, il Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti entrato in vigore il 1° ottobre scorso. La Camera dei Deputati ha infatti approvato l’emendamento governativo al decreto Pa, che stabilisce che nei dieci mesi successivi alla data dell’1 ottobre 2013 continueranno ad applicarsi gli adempimenti e gli obblighi previsti dal decreto legislativo 3 aprile 2006 numero 152 (articoli 188,189, 190e 193), nel testo previgente alle modifiche apportate dal decreto legislativo 3 dicembre 2010, numero 205, nonché le relative sanzioni. Durante detto periodo, non saranno applicate le sanzioni relative al Sistri (articoli 260-bis e ter del decreto legislativo 3 aprile 2006 numero 152).
“Ringraziamo il ministro per la sensibilità dimostrata, siamo riusciti a evitare che le imprese venissero penalizzate – conclude Santoli – a causa di un sistema che non funziona. Ma questo è solo un primo passo ora occorre lavorare per verificare concretamente l’operatività del Sistri altrimenti ad agosto staremo punto e a capo”.
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