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Sinistra unita contro il Rosatellum. Prove di dialogo per le amministrative?

Un sit-in davanti al palazzo della Prefettura per dire “no” alla nuova legge elettorale, soprattutto alla luce di quella fiducia posta e che mina le basi della democrazia. Sinistra italiana, Articolo 1 – Mdp, Possibile, Rifondazione, Arci, si sono ritrovate per denunciare quanto sta accadendo a livello nazionale, ma potrebbe essere anche la prima uscita ufficiale della sinistra avellinese unita in vista delle amministrative del prossimo anno che impongono un dialogo tra le varie anime.

«In tutte le città si stanno organizzando manifestazioni per segnalare che c’è nel Paese una contrarietà diffusa a questo meccanismo elettorale che, per l’ennesima volta, priva i cittadini della possibilità di scelta – spiega Giancarlo Giordano, deputato di Sinistra italiana – Un pastrocchio che si è fatto per tenere insieme quel fronte politico unico che va dal Pd a FI passando per Alfano». Tra i firmatari di questo fronte che si oppone al Rosatellum ci sono le varie sigle di sinistra, in quella che potrebbe essere una prova di dialogo per le amministrative. «Mi auguro di si. Bisogna partire da un’analisi spietata del disastro che abbiamo di fronte, mettendo ben in capo le responsabilità a chi le ha avute.La sinistra dovrebbe stare in campo proponendo un altro modello amministrativo, di selezione delle classe dirigenti e un nuovo meccanismo di aggregazione politica. Speriamo che questo possa avvenire anche ad Avellino, come è avvenuto altrove nell’ultimo turno delle amministrative».

Dura la critica anche di Tony Della Pia, segretario provinciale di Rifondazione che parla di legge elettorale «antidemocratica e con superfici di contatto con l’anticostituzionalità.  Allontana sempre di più la politica e le istituzioni dai cittadini, evita il coinvolgimento e la partecipazione. Noi crediamo che il Popolo abbia il diritto di decidere uomini politici che in questi anno hanno lottato e propongono una politica alternativa a quella del Pd e del governo, delle destre, della lega di Salvini». Un’alternativa al Pd che la sinistra proverà a costruire anche ad Avellino in vista delle amministrative. «Crediamo che i canonici metodi di trattativa utilizzati in passato non funzionino più. Dobbiamo recuperare il tempo perso rispetto alla società. Oggi c’è un vuoto di partecipazione. Fermo restando che noi abbiamo, anche a livello nazionale, forti difficoltà a trovare un punto di riferimento con Articolo 1 – Mdp».

Proprio il referente di quest’ultimo movimento, Francesco Todisco sottolinea che lo scopo di Articolo 1 è «quello di essere cemento tra le forze politiche del centrosinistra nel Paese che hanno una visione alternativa al Pd». Un discorso che vale sia a livello nazionale che locale. «Anche sulla città noi lavoreremo perché questo fronte possa, in maniera unitaria, dare risposte». Un discorso di unità che deve coinvolgere tutte le anime cittadine, partendo da un punto di chiarezza: «Vogliamo costruire una proposta politica alternativa al Pd che ha governato negli ultimi dieci anni».

Un messaggio diretto anche a Luca Cipriano e alla sua associazione “Ossigeno”: «Chi ha avuto esperienze importanti di governo, anche di responsabilità con quel mondo, non può basare la sua alternatività semplicemente sulla rottura di un rapporto di fiducia con quel mondo. Quell’alternatività deve essere declinata in un’altra visione di questa città».

Secondo Nadia Arace, referente di “Possibile”, questa legge elettorale è l’ennesimo atto di una «classe dirigente che ancora una volta si dà delle regole elettorali che hanno grandi margini di incostituzionalità e che mascherano le blindature dei nominati dalle segreterie di partito». Sulla necessità di una sinistra che dialoghi a livello nazionale, ma anche locale, ribadisce che «questa è la direzione verso cui stiamo lavorando. La volontà di costituire un’alternativa al Pd a livello nazionale ci tiene molto uniti. Questa è la direzione da sostenere coraggiosamente, senza paura e senza timori a livello nazionale e locale». Mentre sul rapporto con Mdp, spiega: «Mi sembra che i nodi siano stati sciolti, grazie alle posizioni che Roberto Speranza sta assumendo».

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