Avellino – “Si trattava di una mia idea, presentata in maniera sentita all’attenzione del Consiglio per offrire un nuovo strumento di sostegno alla sanità irpina, non certo per avviare un nuovo braccio di ferro politico. E’ chiaro che la Commissione che mi è stata “scippata” per questioni di potere e vendette trasversali, non è quella che avevo immaginato. Quello a cui abbiamo assistito è l’ennesimo esercizio di potere che si addice a certi personaggi che popolano il consiglio comunale. Un gioco che non è stato impedito dal mio partito che, nei fatti, mi ha lasciato solo”. Così il consigliere del Pdl Adelchi Silvestri che interviene secco sul caso della commissione sanità del Comune di Avellino, una sua proposta approvata dal consiglio, della quale è stato poi eletto presidente Virgilio Cicalese. All’indomani del compiersi della commedia delle parti Silvestri racconta la sua storia, individuando responsabilità e svelando retroscena. “Questa commissione- spiega Silvestri- nata come alto strumento per raccogliere le istanze della Sanità irpina, leggerne le esigenze e presentarle alla attenzione dei vertici regionali è diventata l’ostaggio delle vendette politiche tra Pd Udc e Pdl. I conti e le motivazioni sono facili da fare. Due consiglieri dell’Udc hanno promesso di astenersi dall’appoggiare la proposta di Massimo Preziosi sull’Acs in cambio di un voto in commissione sanità che portasse all’elezione di Cicalese. Quest’ultimo ormai preda di un delirio di onnipotenza che lo ha portato ad ingaggiare una vera e propria guerra per questa presidenza. Qualcun’altro, come Pino Freda, ha deciso di vendicare la sua mancata nomina nel Cda del Teatro, altri hanno dovuto sottostare a pressioni morali. Certo la posizione più deludente è stata quella di Nicola Battista che ha impedito, negando la delega, il voto a D’Ercole. Unici coerenti sono stati Urciuoli, che come aveva assicurato sin dall’inizio ha mantenuto l’appoggio a me votandomi presidente, e Ugo Maggio che ,pur dovendo necessariamente votare per il suo primario, ha poi dichiarato che non avrebbe più preso parte alle riunioni della commissione perché la stessa era stata svuotata di significato”. Per Silvestri questi i giochi e le promesse, ma il consigliere legge anche nel ritardo con cui i lavori della commissione sono stati avviati la possibilità di creare alleanze e quindi compiere il colpo di mano: “Dall’approvazione in consiglio, al passaggio in commissione, fino alla inspiegabile integrazione con Freda e Spica, unici due membri che non sono medici, sono passati mesi. E’ chiaro che c’era la volontà di rallentare i lavori per permettere il compiersi di questi giochetti. Oggi io penso che questa commissione sia stata svilita. Di certo vigilerò sulla sua attività, ma allo stesso tempo accetterò l’invito del dottore Maggio di collaborare con la commissione Igiene e Sanità per portare avanti quei progetti alla base della commissione. Ringrazio chi ha sostenuto il mio lavoro, e nel partito lo ha fatto solo D’Ercole e attendo un cenno dall’esecutivo cittadino e provinciale, una presa di posizione di condanna netta sulla vicenda, altrimenti sono pronto a lasciare il partito”.