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Sigaretta elettronica: i pro e i contro

Ormai è diventato sempre più frequente vedere persone che “svapano” in strada ed anche in luoghi chiusi, così come è diventato comune sentire il profumo dei fantastici aromi per sigaretta elettronica  venduti dai vari shop di sigarette elettroniche, come Terpy che fornisce numerose fragranze e diversi modelli di sigarette elettroniche.

Ma cosa vuol dire esattamente “svapare”? Questo termine nato negli ultimi anni, è ormai entrato a far parte del vocabolario di giovani e meno giovani e si riferisce al gesto di inalare il vapore aromatizzato della sigaretta elettronica, in contrapposizione al gesto di fumare la sigaretta.

Queste fragranze accattivanti, attirano sempre più persone che, stanche di avere i vestiti impregnati dello sgradevole odore del fumo, scelgono questa soluzione alternativa dall’aroma decisamente più gradevole. Ma è solo questo che spinge le persone a preferire la sigaretta elettronica a quella tradizionale?

Assolutamente no, alla base, in genere, ci sono motivazioni legate alla salute data la pericolosità degli effetti estremamente nocivi che il fumo di sigaretta può avere sull’organismo. La sigaretta elettronica, infatti, oltre ad essere uno strumento alternativo al fumo tradizionale, è anche e soprattutto uno strumento utilizzato per aiutarsi a smettere di fumare.

Ma possiamo affermare che la sigaretta elettronica, rispetto a quella tradizionale, presenta dei benefici? Ed in che modo aiuta a smettere di fumare? Per rispondere a queste domande, proviamo a capire come funziona una sigaretta elettronica e cosa contiene.

Sigaretta elettronica: cos’è e cosa contiene

La sigaretta elettronica, conosciuta anche col nome inglese di e – cig, è un dispositivo che sostituisce la sigaretta tradizionale simulandone la gestualità e la funzione ma con l’inalazione di vapore aromatizzato anziché fumo.

La composizione di questo dispositivo è semplice, e si può riassumere sostanzialmente in tre parti principali: l’atomizzatore che, mediante un impulso elettrico, riscalda il liquido di svapo trasformandolo in vapore. Questo liquido, a sua volta, è contenuto all’interno di una cartuccia che funge sia da contenitore per il liquido che da filtro. Il tutto funziona grazie a delle batterie che si possono ricaricare in una normale presa di corrente.

Il liquido di svapo, invece, è composto da una miscela di sostanze chimiche, principalmente aromatizzate, unite ad acqua, glicole propilenico, glicerolo e quantità di nicotina, variabili in base alle esigenze del consumatore. In genere, ogni cartuccia può contenere da 6 a 24 mg di nicotina, o non contenerne affatto agendo come una sorta di “effetto placebo”.

Il principio alla base del funzionamento della sigaretta elettronica non è, quindi, la combustione che è quella peculiare del fumo del tabacco, ma la vaporizzazione di acqua ed altre sostanze liquide. La domanda che a questo punto ci poniamo è : queste sostanze sono dannose per il nostro organismo? Proviamo ad approfondire meglio questo argomento per rispondere in modo esaustivo a questa importante e lecita domanda.

Gli effetti della sigaretta elettronica sulla salute

Questo argomento è ancora fortemente dibattuto dalla comunità scientifica, principalmente per mancanza di dati sul lungo termine. Il fumo della sigaretta, infatti, ha provato di essere dannoso dopo molti anni dalla sua nascita basandosi, appunto, su ricerche effettuate su effetti che si sono presentati dopo molti anni di utilizzo del prodotto.

Questo tipo di dati manca per quanto riguarda la sigaretta elettronica proprio per mancanza di tempo materiale: questi dispositivi, infatti, hanno fatto il loro ingresso sul mercato in tempi troppo recenti per poter essere oggetto di studi esaustivi sul lungo termine, per cui, gli esperti non si espongono particolarmente a riguardo.

Quanto raccolto fino ad ora, però, basta a dare alcune risposte certe ed altre incerte sull’argomento che possono aiutare a farsi almeno un’idea generale sulla faccenda e capire quale alternativa scegliere per il bene della propria salute fisica.

Una cosa è certa: la mancanza di combustione determina anche la mancanza di tutte quelle sostanze cancerogene presenti nella sigaretta, per cui, si può dire che la sigaretta elettronica è comunque meno dannosa di quella tradizionale.

Il discorso è un po’ diverso per quanto riguarda gli interrogativi sull’eventualità che le sostanze contenute all’interno della sigaretta elettronica siano dannose e, soprattutto, sull’intensità di questi danni. Si può quindi affermare che la sigaretta elettronica è sicuramente meno nociva della sigaretta tradizionale, ma che di certo non è del tutto innocua e per questo motivo, dovrebbe essere più uno strumento di transizione per smettere di fumare che un’alternativa stabile alla sigaretta.

Sigaretta elettronica: aiuta davvero a smettere di fumare?

Anche questo quesito è largamente dibattuto poiché non ci sono dati certi che affermano l’utilità assoluta di questo dispositivo per smettere di fumare. Le sue caratteristiche, però, ci suggeriscono che può essere una buona spinta.

I fumatori, infatti, sanno bene che la cosa più difficile da abbandonare quando si decide di smettere è la routine. La sigaretta, infatti, diventa un’abitudine quotidiana che accompagna dei momenti ben precisi della giornata alla quale, se aggiungiamo anche la dipendenza fisica dalla nicotina, possiamo ben capire perchè sia così difficile smettere.

La sigaretta elettronica, in questo senso, aiuta a mantenere questa ritualità, soprattutto nella gestualità ed unita alla variabilità delle dosi di nicotina, permette di ridurre questa abitudine gradualmente ed in modo meno traumatico. Sta poi alla volontà propria fare il resto.

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