Sidigas Avellino, scacciata via la paura ed espugnata Capo D’Orlando

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La Sidigas Avellino

Con un ultimo quarto perfetto la Sidigas Scandone Avellino sbanca il Pala Fantozzi di Capo D’Orlando con il punteggio di 55-73 dopo una partita maschia e molto combattuta sin dai primi minuti.

A spezzare l’equilibrio dei primi 3 quarti sono stati Ragland ( 17 punti totali per lui ) e Cervi, protagonisti assoluti dei momenti clou del match quando in casa Capo d’Orlando si perdeva la bussola.

Ora testa e cuore rivolti al prossimo impegno casalingo contro la corazzata Venezia per continuare la striscia positiva e mettere alle spalle le recenti delusioni.

IL MATCH. Per la penultima giornata del girone d’andata della Lega Basket serie A, vanno in scena al Pala Fantozzi di Capo D’Orlando la squadra di casa della Betaland e la Sidigas Scandone Avellino. Uno scontro salvezza delicatissimo per i due team distaccati in classifica da soli 2 punti.

In caso Capo d’Orlando occorre perentoriamente invertire il trand negativo che registra 5 sconfitte consecutive nelle ultime partite e la panchina di coach Griccioli sempre più rovente; alla ricerca del secondo blitz esterno i lupi bianco verdi che devono cancellare la scellerata prova del derby di mercoledì  contro la Juve Caserta quando si è sperperato ne secondo tempo un vantaggio di 21 punti.

Tutti abili e arruolabili per il coach irpino Sacripanti mentre la squadra dello stretto dovrà ancora fare a meno dell’ infortunato capitan Nicevic ma vede il recupero in extremis  del play  Laquintana e della guardia lituana Jasaitis.

Terna arbitrale formata da Seghetti, Baldini, Aronne.

Partita maschia e rognosa sin dalle prime battute dove i diretti interessati sentono la pressione dell’importante posta in palio. Capo D’Orlando cerca subito l’allungo sull’8-3 al 3’ grazie all’ottimo impatto sulla gara dell’ungherese Perl, autore di 6 punti nei primi 4 minuti e di Bowers che  continua il momento d’oro dopo i 30 punti della scorsa partita contro Trento.

Avellino, che parte col freno a mano tirato, con il primo time out dal campo cerca di organizzare le idee e prima con Nunnally poi con Acker avvicina gli avversari. Girandola di cambi a metà del primo quarto. Entrano Ragland e Buva per Nunnally e Cervi .

In casa Capo D’orlando esordio a sorpresa nel match di Jasaitis, dato come indisponibile alla vigilia della gara. Il parziale del primo quarto recita 16-12 con un tiro sulla sirena di Laquintana.

Nel 2°quarto esce Green apparso molto sottotono ed entra Veikalas. Il cambio giova molo ai lupi che con Ragland in cabina di regia riescono a mettere in difficoltà la squadra locale grazie anche ad una maggiore aggressività in difesa.

Il neo acquisto avellinese si carica la squadra sulle spalle e con due preziose giocate porta avanti i suoi 20-19 al 14’. Appare più fluido il gioco in casa Scandone ma Capo D’Orlando prima con Oriakhi ,che fa sentire la sua prestanza fisica sotto le plance, poi con Basile tiene il risultato sul punto a punto.

Buva entra deciso nel match e con 4 punti di fila si rende protagonista del nuovo vantaggio della Sidigas. 30-32 al 17’.

Time out richiesto da coach Griccioli al 18’. La Scandone ha la possibilità di incrementare il vantaggio ma una cattiva gestione degli ultimi palloni prima di Green e poi di Ragland e l’ingenuità di Severini, quando mancavano una manciata di centesimi alla chiusura del primo tempo,  permettono ai locali di fissare il punteggio sulla parità grazie ai due tiri liberi realizzati da Laquintana: 32-32 alla seconda sirena.

Alla ripresa dei giochi dopo l’intervallo, Capo D’Orlando parte molle e Avellino ne approfitta con Nunnally segnando il massimo vantaggio dopo appena due minuti: 34-40  costringendo,così, coach  Griccioli al primo time out del secondo tempo.

L’Orlandina esce bene dalla panchina: Oriakhi fa subito la voce grossa con una grande schiacciata, nella successiva azione ottima la transizione guidata da Perl e finalizzata da Bowers e la successiva bomba di Stojanovic  fissano il risultato su una nuova parità: 41-41.

A questo punto time out in casa bianco verde. Ragland poco incisivo è sostituito da Green. Una grande intensità difensiva da entrambe le parti fa sì che si  costruisca  poche azioni e male. Diverse le palle perse da ambo le squadre, si viaggia sul filo dell’equilibrio. Alla fine del terzo quarto è Avellino avanti di una sola lunghezza: 46-47.

È di Green il primo canestro dell’ultimo quarto che pare sbloccarsi ma Oriakhi con un gioco da 3 punti porta i suoi sulla nuova parità al 32’ 49-49.

E’  Nunnally, però,  con una grande bomba nel momento più delicato di Avellino e con due tiri liberi a scacciare ancora indietro gli avversari: 49-54 al 33’.

Capo d’Orlando è in gran confusione e sembra sciogliersi come neve al sole. Ragland e Cervi spaccano la partita e per i lupi e c’è il massimo allungo:  +12 a 4 e mezzo dalla fine.

Bowers e Basile non riescono ad essere più incisivi, Avellino è padrone del match ed è ancora una nuova bomba di Ragland, protagonista assoluto dell’ultimo quarto ad incrementare il vantaggio: 49-64 quando mancano due minutialla sirena finale.

In casa Orlandina Stojanovic e Laquintana sono gli ultimi a mollare, Capo D’Orlando è alle corde dopo un pessimo ultimo quarto con appena 9 punti realizzati. E’ trionfo bianco verde 55-73.

La Scandone Avellino, con la seconda vittoria in trasferta, si rilancia in classifica nel momento più delicato della stagione. Sacripanti può gioire e mette alle spalle l’infausto derby con Caserta.

Prossimo impegno per i lupi del basket, domenica prossima 3 gennaio 2016 tra le mura casalinghe contro la Reyer Venezia.

 

 

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