Renato Spiniello – Archiviata la Fiba Europe Cup, la Sidigas rimette la testa al campionato. Domenica di Pasqua sarà sfida alla Reyer Venezia, battuta all’andata al Del Mauro e anch’essa impegnata sul doppio fronte campionato-coppa europea.
“Umana bestia nera dello scorso anno – confessa coach Sacripanti all’antivigilia del match – più che pensare al tatticismo, dobbiamo ripartire dall’energia sfoderata nei primi due quarti di coppa, specialmente nel secondo. Dobbiamo però essere più costanti nell’arco dei 40 minuti, anche perché Venezia, insieme a Milano, è la squadra meglio strutturata. Vanta un roster di 13 giocatori di altissimo livello, anche se poi in campo si gioca sempre 5 contro 5”.
Il tecnico canturino torna poi sulle parole di Lorenzo D’Ercole, pronunciate nel post Utena: “Mi ha colpito quello che ha detto riguardo al ritorno al sorriso e alla serenità, è una cosa su cui ho insistito molto nelle passate settimane ed è importante che i giocatori mi aiutino a trasmettere questo pensiero alla squadra”.
Sidigas e Venezia potrebbero ritrovarsi in un’eventuale finale di Fiba Cup. “Intanto mi auguro che ci arriviamo noi – ammette il coach – certo è un segnale che entrambe le squadre hanno preso con serietà la competizione, anche se loro oggettivamente hanno un roster più lungo e ben più strutturato. Nonostante questo noi siamo lì, malgrado le tante difficoltà in stagione legate soprattutto agli infortuni”.
E proprio sull’operazione di N’Diaye la chiosa del capo allenatore: “Non sono un medico, anche se chiaro che se avesse fatto l’operazione subito sarebbe stato meglio. Dispiace molto soprattutto per lui, che stava disputando un’ottima stagione, ma dispiace anche per noi visto che con la sua alternanza con Fesenko stavamo trovando gli giusti equilibri”.