Sidigas, la delusione di Sacripanti: “Sfavoriti dagli episodi, giusti o sbagliati che siano”

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E’ un Sacripanti deluso e amareggiato quello che si presenta al cospetto dei cronisti ai margini dell’incontro di Basket Champions League perso in un finale più che concitato contro l’Iberostar Tenerife.

“Delusione figlia del risultato, non della prestazione – chiarisce il coach – Brutto perdere così anche se non siamo partiti bene in difesa, concedendo loro 27 punti prima di riuscire ad organizzarci e a sporcargli i tiri”.

Il tecnico per nulla contento dei primi minuti: “Quando giochi contro squadre come queste devi essere fisico fin dal primo secondo e coprire il campo in tutte le zone”.

Difesa definita troppo “soft” dal coach dei biancoverdi, la cui reprimenda tuttavia ha dato i frutti sperati: “I ragazzi hanno recepito i miei dettami e subito abbiamo alzato l’intensità difendendo bene, togliendo la separazione della palla, alzando il lungo nei pick’n’roll e mettendo le mani sul pallone per non farli uscire. Certo giocare così può essere un rischio perché il loro centro si poteva trovare solo sotto canestro, ma è stata una scelta tattica precisa e ci ha portato a ricucire lo strappo dei primi minuti”.

Gli episodi arbitrali hanno sfavorito la Sidigas nel finale: “A prescindere dal giusto o sbagliato, quei due episodi ci hanno penalizzato, chiaro che se Thomas avesse segnato entrambi i liberi staremmo parlando di un altro risultato. E’ andata così e ne prendiamo atto, oggi si è giocata una buona pallacanestro e questo non può far altro che farci crescere”.

Rispettivamente con 24 e 23 punti il losing effort della gara è di Randoplh e Thomas: “Stanno crescendo tanto nelle ultime gare e si stanno creando gerarchie piuttosto definite a riguardo. Levi più decisivo ora che sta giocando da guardia, avevamo bisogno di un altro palleggiatore”.

I tiri liberi continuano ad essere un dramma per la Sidigas, dopo il clamoroso 8/20 di Sassari un altro 7/13 che tuttavia non fa preoccupare il coach canturino: “Percentuali basse figlie della tensione e dell’emotività. Chiaro vorremmo tutti percentuali più alte e spero che arrivino presto ma non deve essere un’ossessione”.