Sidigas contro Bears: nella città della Ceres i lupi si giocano la finale

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Renato Spiniello – “La più piccola grande città del mondo”: così è soprannominata Aarhus, patria dei Bakken Bears, compagine contro cui questo pomeriggio (ore 18:30) la Sidigas Avellino si gioca l’accesso a una storica finale europea non solo per la pallacanestro, ma per l’intero movimento sportivo irpino.

Il tutto avverrà nella patria della Ceres, la famosa birra nordeuropea tanto amata ad Avellino, non a caso il marchio è stato sponsor dell’Us Avellino nella sfida di ottobre contro il Bari. Una partership che ha portato tantissimi benefici commerciali sia al merchandising del team calcistico che alla bionda danese.

Si parte dal +3 della gara d’andata, anche se lo stesso coach Sacripanti ha suggerito ai suoi di approcciare alla gara “come se avessimo pareggiato”. Risultato, quest’ultimo, che ha portato bene ai lupi della palla a spicchi nelle precedenti due doppie sfide ad ottavi e quarti di finale della seconda competizione targata Fiba. Contro Utena e Minsk, infatti, è stato solo grazie al successo di Gara 2 che i biancoverdi si sono aggiudicati il passaggio di turno.

“In Danimarca per vincere”: questo insomma il diktat dell’allenatore canturino, anche perché il distacco di tre miseri punti è pressoché impercettibile nella pallacanestro, in più i locali cavalcheranno l’onda del caldo pubblico di casa per ribaltare il parziale. La Vejlby Risskov Hallen (poco più di mille spettatori) ha già registrato il sold-out dopo la qualificazione dei Bears alle semifinali, segno di quanto i danesi credano a questa fiaba, come l’ha definita il loro coach Stefen Wich.

Pericolo numero uno nella penisola dello Jutland è il lungo Michel Diouf, connazionale di Hamady N’Diaye, che al PalaDelMauro ha dato filo da torcere specialmente a Kyrylo Fesenko, ma occhio anche ad Aakon Purcell e Jeffrey Crockett, entrambi sornioni una settimana fa a Contrada Zoccolari. Al trio bianconero, la Sidigas potrà tuttavia proporre il brillante Jason Rich degli ultimi tempi (già per tre volte in stagione oltre i 30 punti) ma anche un ritrovato Shane Lawal, che con i 14 rimbalzi catturati contro Pesaro sembra aver finalmente ingranato la marcia dopo l’infortunio.