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Sidigas, chi ben comincia…

Renato Spiniello – Chi ben comincia è già a metà dell’opera, recita un vecchio adagio. E la Sidigas Avellino non può che sperare nella veridicità del detto. Il bilancio estivo della beneamata è a dir poco soddisfacente, soprattutto alla luce delle defezioni nel pacchetto lunghi e nello staff tecnico (a mancare per impegni in nazionale anche l’head coach Pino Sacripanti), che hanno contraddistinto la preseason.

Il duo Oldoini-De Gennaro, in più, in attesa del capo allenatore, ha dovuto amalgamare un gruppo totalmente rivoluzionato rispetto al recente passato, che pur aveva portato in dote due semifinali scudetto, un ottavo di finale in Basket Champions League, una finale di Coppa Italia ed una di Supercoppa. Via, tra gli altri, i due play Joe Ragland e Marques Green, tagli quest’ultimi decisamente più dolorosi di quelli di James Nunnally e Ivan Buva dell’estate 2016.

Confermati i soli Salvatore Parlato, Maarty Leunen (che sarà capitano), Andrea Zerini e Kyrylo Fesenko. Ai quali si aggiungono i vari Filloy, Fitipaldo, Wells, Scrubb e Jason Rich. Proprio gli ultimi tre hanno mostrato distintamente i muscoli nelle amichevoli disputate, viaggiando, rispettivamente, a medie di 16, 10 e 15 punti segnati.

Wells e Rich, in particolare, nella sola finale del “Vito Lepore” hanno scritto a referto 54 punti, ovvero più della metà di quelli messi a segno dall’intera squadra. Ma in bacheca, in questo mese di settembre, i biancoverdi hanno aggiunto anche il trofeo “Loreto” e il “Biennale di Padru”, entrambi conquistati contro club di Serie A. Il bilancio segna undici partite vinte e quattro sconfitte.

Tutto senza il pacchetto lunghi, tanto che la speranza di Sacripanti è quella di vedere il nuovo arrivato Hamady N’Diaye (che in carriera ha collezionato gettoni di presenza anche in Nba con Washington e Sacramento) e il confermato Kyrylo Fesenko almeno per una trentina di minuti sui legni per l’esordio di campionato del Monday Night contro la Grissin Bon Reggio Emilia. Per il resto Zerini e Leunen dovranno alternarsi nel ruolo di 5 nel quintetto piccolo.

Il roster 2017/18 si completa con il lungodegente Shane Lawal, fermo ai box almeno fino a febbraio per l’infortunio al ginocchio patito con con la maglia del Barcelona, e il pupillo di Alberani ai tempi di Roma Lollo D’Ercole, che le ultime due stagione ha indossato il biancoblu sassarese. Aggiunta preziosa quest’ultima, sia quantitativamente che qualitativamente, alla faretra del tecnico canturino, che stavolta punta tutto sul collettivo per alzare, facendo i dovuti scongiuri, un trofeo nell’anno del 70esimo anniversario della fondazione del club biancoverde.

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