La Sidigas Avellino sfiora soltanto i quarti, in Champions prosegue Venezia

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Finisce qui il sogno della Sidigas Avellino che abbandona, dopo le Final Eight, anche la Basketball Champions League senza mai andare in vantaggio contro la Reyer, consegnando anche Gara 2 all’Umana. E’ a cavallo tra il primo e il secondo quarto che gli ospiti conquistando i quarti, nel finale colpo di coda degli avellinesi che tuttavia non basta a strappare il pass per il turno successivo. Quinta sconfitta di fila per Ragland e soci.

Primo quarto 14-21 C’è Cusin tra i 12 a referto, il pivot azzurro ha anche saggiato i legni del Paladelmauro nel pre-gara. Si parte con 2 punti di Peric dopo la palla alta, i lagunari trovano il bis con Ortner. Avellino non si sblocca e gli ospiti banchettano ancora con il croato. E’ la tripla di Leunen a suonare la sveglia ai lupi, Thomas imita il compagno ma c’è uno scatenato Peric a tenere i suoi a debita distanza. Primi punti per Logan sotto la Sud, la Sidigas si desta anche in difesa e la stoppata di Fesenko invoca applausi dagli spalti. Il panzer domina nel pitturato riacciuffando il pari, dall’altra parte McGee e Hagins rimarcano la distanza (11-16). Il gioco da 3 punti di Thomas e i liberi di Bramos e McGee chiudono il quarto: la Reyer aumenta il suo vantaggio complessivo a 11 lunghezze.

Secondo quarto 13-19 McGee si conferma un rebus per la difesa irpina, Sacripanti si affida al minuto di sospensione. In uscita schiacciatona di Fesenko ma la forbice inizia pericolosamente ad allargarsi in favore degli orogranata. Ejim si iscrive a referto, la reazione biancoverde è tutta nelle trecce di Randolph e nella classe di Logan: in un amen è break 6-0 Scandone. Tripla di Ress dall’angolo, per la Sidigas nuovo parziale di 4-0 che costringe De Raffaele al minuto di raccoglimento. Aumentano i decibel dalle parti di Via Zoccolari quando i tabelloni segnano 37-27 in favore dei veneti. Il primo tempo va in archivio con la tripla di Haynes.

Terzo quarto 22-16 Haynes inaugura la terza frazione, la fotografia del match della Sidigas è tutta nell’incomprensione tra Green e Fesenko. Thomas prova ad alimentare le speranze ma c’è da scalare l’Everest senza ossigeno. Ragland dà manforte all’ala scuola Memphis, ma Venezia sbaglia poco e nulla da 3. I lupi, dal loro canto, si permettono anche il lusso di tirare col 3/8 dalla carità. Venezia replica col 10/15 ai liberi e, soprattutto, col il 50% dalla distanza. La tripla di Logan tuttavia rimanda tutto all’ultima frazione.

Ultimo quarto 19-16 Fesenko continua a litigare con la lunetta, Bramos al contrario non perdona in contropiede. Tocca a Randolph presentarsi dai 5.75, lo fa con mano fredda e col 2/2. Logan sale sul proscenio nel momento chiave: 4-0 e Sidigas a -8 dall’overtime e a -9 dai quarti di finale. Filloy e Fesenko e il distacco rimane inalterato. Randolph e Logan sembrano aver finalmente trovato il bandolo della matassa per scardinare la difesa veneta. Ejim e Ortner ricordano ai lupi che c’è anche la Reyer sul parquet e che ribaltare la gara non sarà facile. I 2 di Haynes hanno infatti toni mortiferi, nonostante un finale da libro cuore. La Champions di Avellino finisce qui, l’Umana si aggiudica anche Gara 2.

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