Sarà una sfida nella sfida quella che andrà in scena in monday night tra la Sidigas Avellino e la Red October Cantù. Il protagonista più atteso è proprio il coach dei lupi Pino Sacripanti, ex allenatore storico del team brianzolo nonché originario proprio della cittadina lombarda.
Il buon Pino ha guidato la squadra del proprio paese dal 2000 al 2007, periodo in cui è riuscito a raggiungere una semifinale scudetto, una finale di Coppa Italia e a trionfare in Supercoppa. Dopo una breve parentesi a Pesaro e Caserta è ritornato a Cantù nel 2013, prima di lasciarla nuovamente questa volta per la Scandone.
Sacripanti ex in buona compagnia, perché su entrambe le sponde sono diversi i cestisti ad aver vestito sia la casacca biancoverde che quella biancoblù. Cusin, ad esempio, ha fatto parte del roster brianzolo proprio con Sacripanti allenatore, come gli stessi Ragland e Leunen. La guardia italo-americana Acker invece ha fatto il percorso inverso, risalendo lo Stivale.
Il team che ospiterà i lupi, nonostante i fasti di un tempo e la vittoria nel derby contro Varese, non gode di buona classifica, proprio per questo motivo la società della chairwoman Irina Gerasimenko sta sondando il mercato dei lunghi, date anche le condizioni non ottimali di Biram Baparapè, Dominic Waters, Zabian Dowdell e Marco Laganà.
Per Avellino deve essere l’occassione di dare continuità alla splendida vittoria in Champions League e centrare l’obiettivo Final Eight con qualche giornata d’anticipo. L’operazione “Caccia a ottobre rosso”, data la griffa di Cantù e parafrasando una celebre pellicola con Sean Connery, può definitivamente partire
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