365 giorni dopo è ancora Sidigas Avellino-Grissin Bon Reggio Emilia ai playoff scudetto, anche se questa volta le due formazioni si affrontano in un quarto di finale – dunque al meglio delle 5 gare – e con il fattore casalingo a favore dei lupi irpini. Un anno fa fu la Reggiana ad avere la meglio in Gara 7, togliendo la gioia alla milizia di Sacripanti di disputare una storica Finals.
Dalle parti di Via Zoccolari già da inizio settimana si respira aria di vendetta, botteghini presi d’assalto alla vigilia del match eo ltre tremila i biglietti staccati. Ancora pochi per riempire il Paladelmauro, ma abbastanza da lasciar presagire un’ulteriore corsa al biglietto nel giorno della palla alta.
Il “branco”, così lo ha definito coach Sacripanti, dovrà fare il suo, anche perché la sventura che aleggia sulla stagione della Scandone non accenna a diminuire. Contro Trento, all’ultima di regular season, Green e soci hanno dovuto fare a meno di tre lunghi su cinque. Inoltre in settimana si è aggiunto il doloroso lutto che ha colpito la stella Joe Ragland, volato negli States per essere vicino alla propria famiglia e dunque esonerato dagli allenamenti. Difficile vederlo sui legni questa sera, mentre si alzano le quotazioni di recupero – fondamentale a questo punto – per Jones e Fesenko.
La certezza è, come da due anni a questa parte, sulla panchina. Il tecnico canturino, da grande comunicatore qual è, ha sfruttato la metafore del lupo e del branco (che si chiude a riccio attorno al compagno ferito e lo aiuta a rimettersi in cammino) per ricompattare l’ambiente e caricarlo al massimo in vista della decisiva sfida.
Con appena cinque gare a disposizione sarà infatti necessario partire bene per non correre rischi lontano da Via Zoccolari. Probabile che si arrivi fino a Gara 5 per decidere l’eventuale semifinalista. Difficile assistere ad una netta supremazia di una squadra sull’altra, anche se qualcosa è cambiato rispetto la passata stagione. La classifica ha contrassegnato diversi rapporti di forza tra i due team, per la Sidigas è tempo di chiudere il cerchio e prendersi la storia, andando oltre avversità ed assenze.
di Renato Spiniello.