Ci sarebbero mille attenuanti per giustificare l’ennesimo passo falso della Sidigas Avellino in trasferta.
Ma lo stop di Bologna (81-66 per le V Nere, sempre in vantaggio dal primo al 40′) è suonato senza dubbio come un campanello d’allarme per i biancoverdi.
Vero è che in vista del prossimo match diventa imperativo operare sul mercato per portare alla corte di Sacripanti nel giro di pochissimi giorni un nuovo play di ruolo.
E pazienza se sarà Marques Green (che sarebbe al ritorno ad Avellino per la quarta volta) e non Zack Wright ad occupare lo spot di 1 nel quintetto della Sidigas. Ciò che conta è riuscire a dare nuovamente ordine e direzione al gioco della beneamata biancoverde, attesa nel prossimo weekend dalla difficile prova in trasferta a Varese.
Per quanto riguarda il match di Bologna, poco o nulla da aggiungere a quanto già detto da Sacripanti nel post gara.
Contro un Avellino ancora senza un regista, Bologna sostanzialmente si è limitata a svolgere il compitino, forzando in fisicità quel tanto che basta per portare a casa la partita.
Pittman ha letteralmente surclassato i lunghi di Avellino (ancora serviti poco e male dagli esterni) facendo il bello è il cattivo tempo nel pitturato, Cervi è sempre più preda di un processo di involuzione rispetto all’avvio di stagione che per forza di cose oggi non giustifica la sua posizione di centro titolare, Leunen – che sarebbe il 4 Usa chiamato a dare punti e rimbalzi – si limita a farsi apprezzare per qualche assist in più, Acker che diventa sempre più oggetto misterioso del mercato (ritardato) estivo.
Memore degli errori e delle mancanze riscontrate negli anni passati, occorre intervenire subito per raddrizzare la stagione (peggior partenza in campionato dalla stagione 2012/13) perché indugiare ancora potrebbe compromettere gli obiettivi prefissati in questo nuovo corso in casa Sidigas.