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La Sidigas parte male ma poi schianta Pesaro. Biancoverdi pronti alle Final Eight

Parte male la Sidigas Avellino, lasciando vincere il primo quarto alla Consultinvest Pesaro. Gli uomini di Sacripanti hanno un sussulto a metà seconda frazione che combacia con il momento d’oro di Adonis Thomas – decisivo con i suoi 20 punti – che prima impatta e poi firma il sorpasso. Dalla terza frazione in poi il match è tutto in discesa per la Scandone, con il coach canturino che può concedersi il lusso di lasciare in panca Ragland e Fesenko, chiamati al recupero in vista delle Final Eight di settimana prossima. Pesaro, senza il play Harrow, è battuta.

Primo quarto 16-21 L’infortunato Cusin si accomoda tra gli applausi della Sud. Sui legni è Green a partire in cabina di regia al posto di Ragland. I primi punti li mette Obasohan a referto, la Sidigas conquista buoni rimbalzi in questa fase con Pesaro in evidente difficoltà ad andare a canestro. I rossi si sbloccano solo in lunetta grazie a Fields (2/2), ma i parziali restano incredibilmente bassi. Alla tripla di Jones il match sembra accendersi: tra il centro ungherese e Obasohan piovono triple al Delmauro, con Pesaro che resta in vantaggio (10-14). Dentro Zerini per Fesenko ma la Vuelle dilaga con Fields. E’ Green, rigorosamente dalla distanza, a provare a ricucire lo strappo, per la Consultinvest c’è un’altra seduta dalla carità: Ceron fa bottino pieno. Dai 5.75 ci va anche Thomas che segna solo il secondo. Sulla tripla di Thornton e i 2 di Thomas si chiude il primo parziale sul +5 ospite.

Secondo quarto 23-15 Dentro Severini e Ragland, fuori Oba e Green. Thomas battezza il secondo parziale raggiungendo la doppia cifra personale. Il 55 è on fire in questa fase e la Scandone impatta. Thornton mette un’altra tripla pazzesca e rimanda gli irpini ad inseguire. Sacripanti deve rifugiarsi nella sospensione. In uscita subito un 2/2 dai liberi per i marchigiani, Avellino risponde con Randolph ma non basta perché i tiri dalla distanza restano un fattore per la Vuelle. Primi punti anche per lo stoico Ragland. Sui 2 di Randolph si va al timeout invocato da Bucchi. Al rientro tripla di Severini che vale il sorpasso (33-32). Si accende anche Ragland e Bucchi deve spendere subito un’altra sospensione. L’emorragia non si arresta: ancora il play di West Springfield e Zerini marcano le distanze per il massimo vantaggio irpino. Alla sirena lunga è 41-36.

Terzo quarto 17-11 Jones e Thornton replicano ai soliti Ragland e Thomas. Pesaro si avvicina pericolosamente fino a firmare il sorpasso con Fields. Randoplh da 3 si mette in proprio per il controsorpasso. Fesenko fa 1/2 in lunetta: la Sidigas continua a litigare con i liberi (4/8 contro il 10/10 ospite). Il panzer è più a suo agio sotto le plance e lo dimostra con la bimane del +6. Dentro Zerini che esordisce subito con una tripla. I biancorossi inseguono a 11 lunghezze.

Ultimo quarto 21-15 Bomba di Severini a dare una mazzata alle velleità ospiti. Bucchi spende subito il timeout. In uscita Thornton segna a cronometro fermo ma la Sidigas resta padrone del gioco grazie a Thomas che predica basket in quel di Via Zoccolari. Per l’ala di Philadelphia è ventello. Sacripanti può lasciare in panca i convalescenti Ragland e Fesenko per i minuti finali. Tanto garbage time con l’ingresso tra gli applausi – ça va sans dire – di Salvatore Parlato e dei due Esposito. I liberi di Jones sono il canto del cigno pesarese. Vince Avellino 79-62.

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