Le recenti vittorie della Scandone in quel di Brindisi e, quella di ieri, contro la Virtus Bologna rispecchiano in pieno la famosa proprietà matematica.
La Sidigas sta imparando ad affrontare le difficoltà interne e a gestire nel modo migliore gli acciacchi dovuti all’intenso lavoro di questi mesi.
A Brindisi Sacripanti fu costretto a fare a meno di Green, contro Bologna, invece, ai box sono rimasti Pini e Acker. La crescita delle difficoltà durante le partite, però, è direttamente proporzionale alla consapevolezza delle proprie capacità, ovvero che tutti i giocatori sono importanti per la causa biancoverde, nessuno escluso.
Per tutto questo bisogna dare merito a Sacripanti per come sa gestire i suoi uomini e dosarli anche in vista dello sprint del campionato che vedrà la sua squadra impegnata nei play off scudetto.
Ieri la conferma che Severini è un vero giocatore da serie A e che può benissimo duellare con gli avversari sul parquet dall’alto della sua maturità acquisita in tutto questo tempo.
La Scandone è brava ad esaltarsi nei momenti difficili, sia quando è costretta a fare da chioccia per via delle diverse vicissitudini, sia in campo quando, nei momenti in cui pare che sta lì per lì per disintegrarsi, riesce a trovare la forza giusta per reagire e portare a casa il risultato.
Nell’ultimo quarto dell’ultimo match interno, il team dell’ex Valli – Bologna – è riuscito a recuperare parte dello svantaggio e a riportarsi a soli 3 punti dalla Sidigas Avellino. Nel momento cruciale della gara ecco che a dare la svolta al match ci ha pensato Veikalas, con una preziosa tripla, e Green, con una magica palla rubata in difesa.
Il match contro i felsinei ha visto una nuova importante prestazione di Riccardo Cervi, chiamato al duro duello con uno dei più potenti centri del campionato, Pittman, ha tenuto duro rispondendo colpo su colpo alle sportellate del diretto avversario e ha chiuso la partita con uno score eccellente: 17 punti, 10 rimbalzi e 20 di valutazione. La crescita progressiva di Cervi non passa inosservata al coach della nazionale Messina che punta molto sul lungo avellinese e che quasi sicuramente sarà il prossimo centro titolare degli azzurri al preolimpico.
Accanto a Cervi, altra prova monstre del playmaker americano Joe Ragland, autentico trascinatore dei lupi e sempre più leader della squadra insieme a Nunnally. Il buon Joe a suon di triple e assist ha sfoderato l’ennesima prestazione esaltante in questo campionato; con un playmaker così, per gli avellinesi, risulta arduo non sognare.
La Sidigas, senza mezzi termini, è la nuova grande del campionato; sul campo sta dimostrando di meritarsi alla grande un posto nei prossimi tornei europei. Che poi sarà Eurolega, Eurocup o Champions League, a questa Scandone va riconosciuta la sua grandezza e importanza (ri)assunta nel panorama del basket italiano.