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Sidigas, c’è Capo d’Orlando: ferita ma non morta

Incrocio pericoloso per la squadra siciliana quello di domenica 27 dicembre contro la Scandone Avellino che sa tanto di ultima spiaggia per gli uomini di coach Griccioli.

Sarebbe riduttivo definire la Betaland Capo D’Orlando una squadra in crisi dato il ruolino di marcia delle ultime partite che segna 5 sconfitte consecutive rimediate contro Sassari, Brindisi e Pesaro in casa e con Milano e Trento in trasferta.

Risale al lontano 25 ottobre l’ultima vittoria interna quando i biancoblu riuscirono ad imporsi 68-62 su Reggio Emilia.

Attualmente la squadra siciliana ricopre il penultimo posto della classifica con soli 8 punti, 2 in meno della Sidigas che dovrà vedersi bene dal non sottovalutare il match pena il risucchio nelle zone calde della graduatoria.

Il roster guidato da Giulio Griccioli, nonostante le tante difficoltà, può contare su elementi dalle grandi doti tecniche miscelato con giovani di valore assoluto dalle grandi prospettive.

Cabina di regia affidata ad un top player del ruolo: Vlado Ilievski. Grande passatore e curatore del gioco di squadra, determinante anche in fase realizzativa e difensiva.

Il reparto piccoli registra la presenza di giovani promesse del basket europeo: Zoltan Perl classe ’95 e Vojislav Stojanovic classe ’97. Il primo di nazionalità ungherese è agile e veloce, forte nell’uno contro uno e anche pericoloso dalla lunga distanza, mentre il secondo, serbo, è uno dei più giovani talenti europei in circolazione, arrivato nello stretto per essere forgiato al meglio dai cestisti più esperti della squadra.

Pericolo numero 1 per la difesa della Sidigas è il cecchino americano Laurence Bowers: un classe ’90 dalle grandi doti tecniche capace di essere incisivo dentro e fuori al pitturato, solido ed efficace in attacco, in difesa,con la sua apertura di braccia di oltre 210cm, riesce ad essere un eccellente rimbalzista e stoppatore.

A completare la squadra siciliana ci sono indiscussi giocatori dalla grande esperienza e competenza ai quali è stato affidato il compito di essere da chioccia alle giovani promesse ma che devono, in questo momento, tracciare la strada per uscire dalla crisi.

Per i lupi del basket vietato sottovalutare la versatilità e l’efficacia del 33enne lituano Simas Jasaitis, l’equilibrio e il carisma del capitano dell’Orlandina, Sandro Nicevic e le leggendarie e sempreverdi doti tecniche dell’ex nazionale italiano Gianluca Basile.

A render ancora tutto più difficile per gli uomini di Sacripanti sarà un Pala Fantozzi infuocato, pronto a sostenere i suoi beniamini nell’ultima e importante gara dell’anno.

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