AVELLINO- Archiviata l’inchiesta nata quattro anni fa dalle denunce di Gianandrea De Cesare sulla gestione della Sidigas dopo il sequestro eseguito dai militari delle Fiamme Gialle e della Procura di Avellino. Il Gip del Tribunale di Napoli Gianluigi Visco ha accolto la richiesta di archiviazione firmata dal sostituto procuratore di Napoli Danilo De Simone nei confronti di custodi giudiziari e amministratori della Sidigas. Si tratta di Dario Scalella, amministratore della società, Francesco Baldassarre, amministratore giudiziario, e i Pierluigi Vasquez e Giulio D’Agostino, consulenti della società. Nei loro confronti, già a partire dal 2020 e fino al giugno del 2023, Gianandrea De Cesare aveva presentato una serie di esposti. Prima alla Procura di Roma, dove era stato avviato il procedimento con le ipotesi di reato di abuso in atti d’ufficio, peculato e concussione. Infine a Napoli dove erano stati trasmessi gli atti relativi alle denunce presentate a Roma e ad Avellino, che per competenze le aveva trasmesse alla Procura del capoluogo regionale. Nelle denunce veniva asserita la presenza di condotte distrattive del patrimonio di Sidigas s.p.a., sottoposto a sequestro dalla Procura della Repubblica di Avellino e affidato proprio all’amministratore giudiziario Baldassarre; quest’ultimo, a detta del denunciante, avrebbe agito in concorso con l’amministratore della società, dott. Dario Scalella, e con i consulenti aziendali, dottori Pierluigi Vasquez e Giulio D’Agostino, destinatari di incarichi nelle società del gruppo Sidigas, retribuiti con compensi ritenuti oltremodo esosi ed ingiustificati. Dopo lunghe indagini la Procura di Napoli ha concluso sottolineando che “nessun elemento utile a suffragare l’esistenza di un disegno fraudolento organizzato o altro programma criminale ai danni del De Cesare o del patrimonio aziendale in sequestro”. E ciò, nonostante “le invasive attività di intercettazione telefonica e telematica compiute per un significativo arco temporale (da agosto a novembre 2020)”. Non solo. Sottolineato anche che non sono state individuate deviazioni dal corretto rapporto istituzionale tra provvedimenti autorizzativi del Giudice ed attività dell’amministratore giudiziario, nei termini imposti dagli artt. 35 e ss Dlgs 159/11, né artificiose rappresentazioni che possano aver indotto in errore il Giudice al fine di concedere le richieste autorizzazioni. Alla richiesta di archiviazione si era opposto lo stesso De Cesare, ma alla fine il Gip ha concordato con le risultanze della Procura e disposto l’archiviazione delle indagini.