Si è tenuta questa mattina in Prefettura la prima riunione operativa che consegue alla stipula del Protocollo d’Intesa per il Rafforzamento della Sicurezza sui Luoghi di Lavoro nella provincia di Avellino”, sottoscritto, oltre che dal Prefetto di Avellino, dal Presidente della Giunta Regionale della Campania, dalle Forze dell’Ordine, dai Vigili del Fuoco, dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro, dalla Asl, dall’Inail e dall’Inps, dall’Ufficio Scolastico Provinciale e dalle componenti datoriali e sindacali della provincia.
L’intesa ha voluto mettere in campo un’iniziativa propulsiva, tesa a rafforzare la capacità di intervento degli enti impegnati nell’attività di vigilanza e l’efficacia degli istituti esistenti, già previsti nell’ambito di una cornice normativa molto puntuale, realizzando piene sinergie istituzionali e una sempre più diffusa collaborazione tra tutti gli attori competenti. Ciò con l’obiettivo di assicurare condizioni di lavoro improntate alla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, quale diritto fondamentale dell’individuo, ma anche per contrastare le forme di illegalità nel lavoro e ridurre il fenomeno dell’incidentalità.
Sul tema si è rilevata, fin dall’inizio del percorso che ha condotto alla stipula del protocollo, una piena convergenza ed un forte impegno degli attori interessati, anche alla luce dei gravi episodi che si sono registrati in questa provincia, volto a rafforzare l’azione di tutti, in un’ottica coordinata ed integrata, nei settori maggiormente interessati dal fenomeno, quali l’edilizia, la logistica, l’agricoltura, il commercio, oltre che il settore della concia per la presenza del distretto di Solofra.
Il Tavolo ha condiviso, in particolare, la necessità di operare su più livelli, che trovano un fondamento comune nella conoscenza approfondita dell’andamento infortunistico attraverso una precisa analisi dei dati, ossia prevenzione, formazione/informazione, vigilanza. Per ridurre in modo determinante l’incidentalità correlata al lavoro è, infatti, necessario affiancare all’attività di controllo posta in essere dagli organi competenti, un intervento di più ampio respiro, finalizzato allo sviluppo di iniziative di prevenzione, e sensibilizzazione, elevando il livello di consapevolezza e la capacità di percepire il rischio, non solo negli ambienti lavorativi maggiormente vulnerabili, ma anche nelle scuole per preparare le nuove generazioni che si affacciano al mercato del lavoro.
Un focus è stato dedicato anche all’agricoltura, sulla scorta dei frequenti incidenti che si sono registrati in questo ambito territoriale, evidenziando la possibilità di riprendere un’azione di sensibilizzazione, già avviata nella fase pre Covid, anche fruendo di incentivi di carattere economico, utili a sostituire macchinari obsoleti e favorendo, al contempo, la conoscenza di queste opportunità attraverso quegli organismi che hanno più contatti con il settore agricolo. Al riguardo è emersa anche la necessità di strategie comunicative sempre più capillari per raggiungere gli operatori del settore la più diffusa informaazione.
Pari attenzione è stata riservata al campo dell’edilizia, dove, anche in ragione delle risorse messe in campo dal PNRR, è già alta l’attenzione sotto il profilo della vigilanza e controllo degli organi deputati alla sorveglianza, con un contributo delle Forze dell’Ordine.
E’ stata, altresì, condivisa l’esigenza di un programma di verifiche congiunte, che possano consentire, grazie all’apporto contestuale di tutti i soggetti preposti all’attività di vigilanza,. di raggiungere risultati ancora più efficaci.
In definitiva si è registrata una piena convergenza sulla necessità di una logica strutturata di sistema che, mutuando anche dalle buone pratiche già sperimentate sul territorio, possa muoversi con una visione a lungo termine su tutti i binari evidenziati, nella consapevolezza che la sicurezza sui luoghi di lavoro rappresenta una delle declinazioni della legalità.