“Controllo di vicinato”, protocollo d’intesa tra il prefettio Maria Tirone e 19 sindaci della provincia. Stamane la firma alla presenza del Sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia.
Il Protocollo è finalizzato ad attuare, nell’ambito del sistema di sicurezza integrata e partecipata, una proficua collaborazione tra le Forze di Polizia, le amministrazioni comunali ed i cittadini, mettendo a fattor comune la conoscenza del territorio e le reciproche informazioni, in una prospettiva di accrescimento della partecipazione civica alla gestione collaborativa della sicurezza, con funzione di deterrenza della criminalità comune, ed in particolar modo, dei reati predatori.
Il Prefetto di Avellino, Maria Tirone, nell’intervento introduttivo, riconfermando il costante impegno del Ministero dell’Interno, testimoniato dalla presenza del Sottosegretario di Stato, nel garantire sempre maggiore sicurezza alle comunità, ha illustrato la genesi del progetto, ed i primi esempi realizzati nel nord del Paese, per poi elencarne i principi fondanti: collaborazione tra cittadini e Forze di Polizia, analisi del territorio, ri-calibrazione della percezione d’insicurezza, spesso distonica rispetto al reale tasso di delittuosità.
L’accordo prevede un preciso protocollo di iniziative ed interventi volti a velocizzare le comunicazioni e le segnalazioni, nonché ad incentivare e migliorare (attraverso la formazione) le prassi di osservazione del territorio, anche mediante l’uso degli strumenti digitali.
I cittadini sono chiamati a collaborare, rafforzando la coesione sociale dei territori, in un perimetro di attività ben delineate e coordinate in loco dalla Polizia municipale e dalle forze di polizia ed a livello provinciale dalla Prefettura, al fine di scongiurare rischi per l’incolumità individuale.
Il Questore di Avellino, Luigi Botte, ha illustrato come i cambiamenti sociali e tecnologici abbiano modificato anche i contesti di vita e di relazione, nonché quelli sociali, riferibili anche a variabili economiche, oltre che etniche e/o religiose.
Il ‘bene’ sicurezza è prodotto dall’intera comunità e non è monopolio delle Forze di Polizia. Il Protocollo d’intesa fonde i concetti di sicurezza primaria e sicurezza integrata, evitando palingenetiche soluzioni individuali, oltremodo rischiose. Il territorio diventa, attraverso il Protocollo d’intesa, un campo operativo per tutti, non più visto solo come area da vigilare.
Nell’intervento conclusivo, il Sottosegretario, Carlo Sibilia, nel plaudire alla solerzia della Prefettura per l’iniziativa odierna, ha ringraziato per la presenza gli Amministratori locali, si è dichiarato orgoglioso della sperimentazione in Campania del protocollo ed in particolare per l’avvio nella provincia di Avellino della prima applicazione. Il protocollo – ha affermato – abbatte gli isolamenti individuali e, restituendo ai cittadini una fetta di responsabilità, aiuta la ricostruzione della comunità. Il protocollo, con la sua rete capillare di scambio informativo e conoscitivo, tra
Forze dell’ordine ed abitanti, diventa collante per la comunità. Il nuovo principio di sicurezza, ha concluso, è rappresentato da comunità, coesione e collaborazione.