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Sicurezza in auto per i bambini, cambiano le regole

Regole nuove, per il nuovo anno, almeno per quanto riguarda la sicurezza dei bambini in macchina: il primo gennaio 2017 sono entrate in vigore le nuove norme sull’omologazione dei nuovi seggiolini per auto, pensate per aumentare la sicurezza dei più piccoli, una delle categorie più a rischio in caso di incidente.

I due nuovi regolamenti tecnici modificano la normativa europea ECE R44, cui fa riferimento l’articolo 172 del nostro codice della Strada , ma è importante sottolineare che chi già possiede un seggiolino omologato non è costretto a cambiarlo. Cambiano, però, alcuni criteri sull’uso generale dei sistemi di ritenuta per i più piccoli, in particolare per quanto riguarda i parametri per la scelta dei seggiolini e l’uso degli adattatori, i cosiddetti “rialzi”.

Con l’inasprimento degli standard di sicurezza in auto, i cuscinetti senza braccioli da appoggiare sui sedili per sollevare il bimbo ad altezza delle cinture di sicurezza, in precedenza consentiti per bimbi tra i 15 e i 36 kg (spesso utilizzati nella fascia 4-6 anni), da gennaio sono vietati sino ai 125 cm di altezza. Questo soprattutto per fare sì che le cinture vengano correttamente sistemate intorno a spalle e torace del bimbo, e non ad altezza collo, un punto particolarmente pericoloso in caso di urto.

La nuova normativa vieta inoltre l’uso di rialzi o l’omologazione di seggiolini senza schienale per bambini di statura inferiore ai 125 cm: quelli ancora in circolazione resteranno validi sino all’estate, quando entrerà in vigore la R129-02, che non ne consente più la vendita.

L’altezza diventa dunque il criterio fondamentale per la scelta del seggiolino, sostituendo il peso. E sulla statura il codice della Strada, all’articolo 172, parla chiaro e non viene modificato: “I bambini di statura inferiore a 1,50 m devono essere assicurati al sedile con un sistema di ritenuta per bambini, adeguato al loro peso, di tipo omologato” . Se la norma non viene rispettata, scatta una multa di 81 euro e la perdita di 5 punti sulla patente.

Un’altra novità riguarda inoltre i seggiolini per bambini di altezza compresa fra 100 e 150 cm, che non dovranno più essere dotati obbligatoriamente del dispositivo Isofix o I-Sizea. I genitori possono quindi scegliere se installare il seggiolino auto con gli agganci, o sfruttare le cinture di sicurezza dell’auto.

Possono ancora essere utilizzati tutti i seggiolini attualmente in circolazione, fatta eccezione per quelli omologati sulla base della UN ECE R44 01 e della UN ECE R44 02, in vigore fino a metà anni 90 e oggi fuorilegge. Resta prioritario, in ogni caso, fare riferimento alle norme comunitarie – la UN ECE R44 04 e la UN ECE R129, indicate sull’etichetta dei seggiolini omologati – sulla base delle quali è stata modificata anche la normativa italiana, nel 2014, più aggiornati dal punto di vista tecnico e dunque garanzia di maggiore sicurezza.

Di seguito, un breve riassunto delle tipologie di seggiolini attualmente utilizzati per proteggere i bimbi in auto:

Gruppo 0/0+: Le prime da utilizzare sono le culle, o “navicelle”, in cui il neonato sta in posizione sdraiata. Dai 6 mesi si passa al cosiddetto “ovetto”, in cui il bambino è ancora in posizione quasi orizzontale in modo da non affaticare la colonna vertebrale. Possono essere utilizzati per un peso non superiore ai 10-13 kg, e dai 6 sino ai 12-24 mesi d’età.

Gruppo 1/2: Sono i seggiolini utilizzati più a lungo, sedili con schienale, braccioli e imbracatura da usare indicativamente dai 2 ai 6 anni a seconda della corporatura del bambino. In commercio esistono seggiolini del gruppo 1, del gruppo 2 e del gruppo 1/2. Il peso indicativo va dai 9 ai 25 kg.

Gruppo 3: I cosiddetti “rialzi”, sedute che permettono di portare il bambino all’altezza giusta per poter essere assicurato al sedile con le cinture di sicurezza dell’auto. Con le ultime modifiche alla legge, vanno usati per bambini di altezza superiore ai 125 cm (sotto questa soglia servono quelli con schienale) e comunque non oltre i 36 kg di peso o i 12 anni d’età.

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