Le comunicazioni erano di quelle importanti. Altrimenti chiamare Cosimo Sibilia all’improvviso non ci sarebbe stato motivo. E l’Irpinia porta a casa comunque un risultato che fino a ieri era insperato: nessuna discarica. Il presidente Sibilia su questo punto è stato irremovibile, ma lo stesso premier Berlusconi ha tenuto a precisare che le popolazioni avevano giustamente protestato per l’individuazione di Andretta, sito non proprio consono a tale attività. Ma c’è di più, i comuni di Avellino, Savignano Irpino e Ariano Irpino saranno ricompensati a stretto giro di tutto il carico sopportato negli anni passati. Tonnellate e tonnellate di rifiuti che rispetto al surplus di oggi sono davvero poca cosa. Una vittoria in primis per la cittadina del Tricolle, soprattutto per il suo primo ex cittadino Gambacorta che si era sempre speso in questa direzione anche quando indossava la fascia da sindaco. Un obiettivo raggiunto solo oggi grazie ai buoni uffici di Sibilia. Ma oltre a questo ristoro ai comuni, per l’attuale situazione “di solidarietà” la società Irpiniambiente sarà indennizzata immediatamente rispetto alle 250 tonnellate giornaliere che arriveranno nei prossimi dieci giorni presso l’impianto di Pustarza. Per le stesse quantità il prodotto generato dallo Stir di Pianodardine sarà dirottato ad Acerra. “Chi offre solidarietà, potrà beneficiare di un ristoro economico” è stato il ragionamento del Premier e avallato da Sibilia. Martedì a Roma ci sarà il nero su bianco: l’assessore Gambacorta insieme al presidente della Provincia si recheranno al Ministero all’Ambiente dove incontreranno i funzionari preposti per mettere la firma su un documento, che per l’Irpinia vorrà dire boccata di ossigeno.
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