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Apre una yogurteria grazie agli stipendi restituiti dai 5stelle, Sibilia: “Se lo facessero tutti i politici…”

Pasquale Manganiello – E’ una yogurteria ed è gestita da un giovane imprenditore irpino. E’ la prima attività commerciale nata ad Avellino grazie al taglio degli stipendi del Movimento Cinque Stelle.

Si chiama Luigi e la sua idea parte da una decisa scelta identitaria:

“Questo progetto parte dalla voglia di non andare via – afferma Luigi – intendo fare qualcosa nella mia città e creare un futuro per me e per la mia famiglia. Da 23enne ho avuto bisogno di una mano, non finirò mai di ringraziare il Movimento Cinquestelle che ci ha permesso di dare una svolta a quello che siamo.”

Si trova in Corso Vittorio Emanuele 76-78. Stamane la yogurteria è stata visitata dal portavoce M5S Carlo Sibilia.

L’attività ha usufruito di un finanziamento di Microcredito ottenuto dal taglio degli stipendi dei parlamentari del M5S. Presenti all’incontro anche Francesco Nazzaro e Michele Pirolo, candidati a sindaco di Atripalda e Solofra.

“La realizzazione di un sogno grazie a un sacrificio che abbiamo portato avanti  con le persone che ci mettono la faccia e che hanno preferito rimanere qui ad Avellino per aprire un’impresa. Il taglio dei nostri stipendi ha creato lavoro e ora lo tocchiamo con mano. Luigi fa parte di una delle 4500 imprese aperte grazie al nostro microcredito, 11mila posti di lavoro creati. Dove sono i desaparecidos della politica, quelli che dicono che abbiamo aumentato le nostre proprietà immobiliari?

Ho restituito 140 mila a questo fondo, avrei potuto comprare una casa. Ci sono tante attività che apriranno grazie al microcredito: la bellezza di questo strumento è che io conosco Luigi oggi per la prima volta, non eroghiamo direttamente il finanziamento che può essere utilizzato anche da soggetti non bancabili. Se lo facessero tutti i parlamentari? Centoventi parlamentari cinquestelle hanno restituito finora 20 milioni di euro; in Parlamento ci sono 945 parlamentari, fate voi le dovute proporzioni. Cosa hanno fatto i miei colleghi irpini dei 15000 euro al mese che percepiscono?”

CIPRIANO – “Noi vogliamo vedere fatti concreti. Ho letto di ex assessori al Comune di Avellino fino a ieri, architetti che hanno lavorato durante il terremoto. Dobbiamo smettere di pensare che se mettiamo insieme soloni, ex assessori, pseudo professionisti, la città possa risalire.”

IANNACCONE – “Quanto accaduto qualifica ancora una volta l’operato del Comune di Avellino. L’Asl l’ha cacciato perchè pensava non fosse all’altezza. Per queste persone l’ufficio di collocamento del Comune di Avellino è sempre aperto, basta presentare il curriculum a Foti. Andiamo avanti così.”

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