Nel dibattito tv andato in ondata lo scorso 22 settembre a 8&mezzo, Matteo Renzi attaccò il deputato avellinese Carlo Sibilia sul tema dell’immunità parlamentare.
Il Premier accusò il pentastellato di non aver rinunciato all’immunità, evidenziando come sia un tema trasversale a tutte le forze politiche.
Il premier si riferiva allo scorso Aprile quando il tesoriere del Partito Democratico Francesco Bonifazi aveva annunciato che il Pd avrebbe sporto una querela nei confronti del deputato e membro del Direttorio M5S Carlo Sibilia per “una costante e violenta aggressione verbale con indebiti, gratuiti ed offensivi accostamenti che travalicano i limiti accettabili del confronto politico”.
Nella conferenza stampa a Montecitorio, il deputato avellinese aveva attaccato il governo e il Partito democratico: “Non c’è nessuna differenza tra camorristi e questi governanti. Lo scandalo Trivellopoli si allarga a macchia di petrolio. Non è quello che ci vuole far credere il Pd e il governo, con il ministro Guidi, ma un vero e proprio sistema mafioso che opera nella stessa maniera della criminalità organizzata. Non c’è nessuna differenza tra i camorristi e questi governanti”.
Oggi la replica di Sibilia sul proprio profilo facebook con allegato il video dell’intervento del Capo del Governo:
“Renzi su twitter e da RTL 102.5 chiede ‘rispetto nei rapporti politici in questo paese’ – scrive Sibilia sul suo profilo fb – sono contento che proprio lui abbia pronunciato queste parole. Spero che dia il buon esempio. Mi aspetto le scuse per la falsità detta nei miei confronti in diretta su Otto e Mezzo a La7.
Caro Matteuccio anche le pietre sanno che il MoVimento 5 Stelle rinuncia all’immunità parlamentare. Quindi hai detto una balla colossale in diretta nazionale gettando discredito su di me e su milioni di sostenitori della prima forza politica nazionale dal 2013. Per riparare mi aspetto le scuse e spero che questo video faccia più condivisioni degli spettatori di quel programma tv (non credo ci voglia molto). #Contrattacco5Stelle. #RenziChiediScusa”.