Si è svolta a Montoro una serata sulla donazione degli organi

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Il sindaco Mario Bianchino
Il sindaco Mario Bianchino

“Sabato 16 Maggio 2015 nel Palasport di Montoro Inferiore – si legge nella nota –  si è svolto l’evento “Simposio Artistico”, ideato e realizzato per ricordare Carmine Cuomo, passato in tenera età da questo mondo al Padre. Il dolore per la sua prematura scomparsa è ancora vivo, ma non c’è disperazione o angoscia nei volti dei numerosi presenti , ma la sensazione che Carmine sia vivente, e presente a tutti e a tutto.

 

Il tema della serata è la “donazione degli organi” tema quanto mai attuale e importante. “Donare è vita” recita lo slogan esposto in bella vista sui manifesti affissi, per significare che la donazione degli organi è un atto di grande civiltà e di rispetto per la vita. Quando si perde una persona amata è difficile, in un momento di sofferenza così profonda, pensare agli altri, pensare a qualcuno che è malato e che, se non avrà un nuovo organo, avrà un’aspettativa di vita molto bassa. Decidere di donare i propri organi è un gesto di grande generosità, un moltiplicatore di vita come ha detto nel suo intervento il Dottor Alberigo rappresentante dell’A.I.D.O. Associazione Italiana Donazione Organi .

 

E’ proprio il desiderio di apertura e di generosità, il senso del dono, di quel “tutto che siamo chiamati a donare“ che accomuna, unisce e attrae con forza indicibile le tante persone che hanno partecipato a vario titolo a questa serata. Come la vita, infatti, il dono è qualcosa che ci precede, che esula dai diritti-doveri, che nasce da energie liberate e origina a sua volta capacità inattese. E’ stata davvero una bella serata con tanti artisti (Rossella Izzo, Valerio Ricciardelli,Valeria Fortunato, Giuseppe Mallardo Dance Academy, Matteo Cantarella, Nicolas Altieri, Vincenzo Iannone, Dance Friends, Gilda Parmigiano; Gloria Farina, Luca Argenti) e varie personalità (Dottor Cerrato, Dottor Alberigo, Monsignor Michele Alfano,Don Francesco Massa, Dr. Mario Bianchino Sindaco di Montoro Inferiore) che hanno reso possibile con le loro esibizioni e i loro interventi epifanie di emozioni, di sensazioni che si coglievano dalla bellezza delle parole, dei suoni, dei movimenti sinuosi della danza, che ci hanno fatto immergere nell’atmosfera dell’amore gratuito, dell’amore ricco di senso e significati, che ci hanno invitato a guardare in alto, verso l’oltre e l’altro, perché scopo di ogni azione, di ogni atteggiamento, di ogni sforzo può solo essere l’amore.

 

Non abbiamo assistito ad uno spettacolo fine a se stesso, ma ci siamo trovati in un simposio nel quale tutti i partecipanti si sono ritrovati insieme, per cercare e attuare una comunione, una comunione d’amore. Una miscelazione, sapiente, armoniosa, viva e vivace di perfomances, contributi scientifici, testimonianze di fede e di vita vissuta, ideata con cura, attenzione, con simboli eloquenti e la creatività degli artisti, e coniugata con sensibilità e competenza da Padre Livio Graziano, ideatore e fondatore della Comunità Psicoergoterapeutica “ Effata – Apriti”, nell’insolita veste di conduttore della serata. Una serata che non può che essere vissuta come esperienza di bellezza e di gioia, come momento in cui il cuore e la mente sono catturati dalla bellezza singolare dell’amore gratuito. Non c’è dono autentico senza gratuità. Sono estremamente significative le parole di Padre Livio Graziano, che indirizzano ad una maggiore sensibilità, alla “dimensione del dono” che questa serata suscita , che ci spingono a considerare l’amore fraterno, la solidarietà, la condivisione come un terreno sul quale tutta l’umanità cresce come un seme che Dio ha piantato nel giardino della vita. Innaffiando questa pianticella in crescita, proteggendola e prendendosene cura diventerà un grande albero. Un albero che porta frutti di amore, fiducia e umanità. Siamo tutti rami di un unico grande albero, è un po’ la stessa immagine impiegata da S. Paolo quando dice che i cristiani sono membra di un unico corpo. L’umanità non può sopravvivere senza questa attenzione gli uni agli altri. Ama e dillo con la tua vita, scriveva S.Agostino.È in tale contesto che è diventato toccante e prezioso l’ascolto, l’applauso, l’ammirazione, la commozione per la testimonianza di Silvana Formica, madre di Carmine Cuomo, che ha acconsentito con un grande amore e tanta forza, all’espianto degli organi del figlio per il trapianto a persone bisognose. Una testimonianza che ha colpito tutti, che ha descritto la “figura materna” che attende, che cresce in sé il figlio, colei che gli dona la vita è anche colei che lo dona alla vita. Dunque non lo tiene per sé, non ne fa una sua proprietà ma subito lo riconosce come altro e per farlo vivere impara a perderlo. Una mamma è mamma per tutta la vita, tra alti e bassi, gioie e dolori. Appare evidente che un piccolo gesto come quello compiuto da questa madre può avere molti significati diversi, ma senza dubbio il suo gesto ha un impatto significativo sulla vita di tutti, poiché sono queste le piccole cose che possono riportare un sorriso sul viso, mantenere viva la speranza di un mondo migliore, più giusto e umano. Proprio per questo Silvana Formica non ha voluto tenere per se il premio conferitogli dall’ A.I.D.O. e lo ha donato di tutto cuore a Padre Livio Graziano, un sacerdote, un padre spirituale, un amico, un fratello che ha fatto sua l’idea che la vita cristiana corrisponda a una vita di impegno sociale, a uno stile di vita genericamente altruista, tramite l’adesione incondizionata all’amore di Cristo, che non l’ha mai lasciata sola nel momento del bisogno, che l’ha sostenuta, sorretta e accompagnata verso un amore più grande. L’amore della madre è la pienezza dell’amore, è un amore donato, condizione nella quale si impara ad amare lottando contro tutti gli impulsi distruttivi della paura, della gelosia, del narcisismo, del tornaconto.

Donare con tutto il cuore, è un modo attivo di vivere questo amore, senza il quale non potremmo sopravvivere, è il modo più semplice che abbiamo per rendere grazie a Dio di questo dono meraviglioso, riconoscendoci reciprocamente nient’altro che esseri umani ma capaci di relazione e di amore” – si conclude la nota.

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