Sgominata banda di rapinatori rumeni, avevano colpito anche in Irpinia

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Arrestate dai carabinieri sei persone (cinque in carcere e uno agli arresti domiciliari), a conclusione di un’indagine della Procura della Repubblica di Nola, avviata a settembre scorso dai militari dell’Arma di Nola per una lunga serie di furti a numerose ditte nelle province di Napoli, Salerno e Avellino, avvenuti tra settembre 2014 e gennaio 2015.

Tra gli arrestati, cinque rumeni ed un italiano, che si erano associati tra loro dandosi un’organizzazione stabile, spiccano i due conviventi, promotori ed organizzatori dell’associazione, deputati alla individuazione degli obiettivi ed alla organizzazione logistica della banda.

Il complice italiano – una ex guardia giurata – invece, rivestiva un ruolo preminente nel sodalizio collaborando attivamente nella ricerca degli obiettivi e nello smercio della merce rubata.

Nel corso dell’attività d’indagine, è stata documentata la commissione di ventuno furti commessi in orario notturno secondo un copione ben consolidato, che vedeva la coppia impegnata nell’accompagnamento dei connazionali sull’obiettivo prescelto per poi anelarli a riprendere, al termine del raid, e scortarli sino ai nascondigli, nella provincia di Caserta, dove veniva occultata la refurtiva.

Tra gli obiettivi colpiti, l’istituto comprensivo S.Erasmo di Saviano, dal quale vennero asportati numerosi computer utilizzati per l’attività didattica.

I carabinieri riuscirono, in quella circostanza, a recuperare l’intera refurtiva prima che fosse trasferita all’estero.

Circa un mese e mezzo dopo, i componenti della banda, inconsapevoli di essere finiti nel mirino degli investigatori ed avendo probabilmente appreso dai media della riconsegna di materiale informatico alla scuola, s’introdussero nuovamente all’interno di quell’istituto, ma invano, perché i personal computer, seppure riconsegnati, non erano ancora stati ancora ricollocati nelle aule.

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