Si è tenuto ieri, nel castello Marchionale di Taurasi, il primo dei “Sette passi per il Sorriso”, una serie di eventi solidali organizzati dalle Amdos e Amos Irpine, Noi in Rosa, Oltre il Rosa la Forza della Vita e Pro Loco Atripaldese, associazioni che si occupano di diffondere sul territorio l’importanza della prevenzione nella lotta al tumore al seno, coordinate dal senologo e consigliere regionale Carlo Iannace.
Continua intanto la raccolta delle Christmas Bubbles, le palline rosa fatte a mano da migliaia di donne, ma anche da tante associazioni e persone di ogni età. “Scolaresche, anziani, quello che recepiamo da loro in queste settimane è qualcosa di sorprendente. Il messaggio importante e positivo della solidarietà è arrivato forte anche ai bambini che hanno capito di poter aiutare, con un piccolo gesto, chi è meno fortunato. Dopo questo primo passo a Taurasi, continueremo con le altre tappe, ognuna con un proprio significato, ci sarà l’accensione di un albero di Natale al Moscati di Avellino con la musica di un complesso formato da ragazzi disabili molto bravi, l’albero a rione Mazzini, i mercatini ad Avellino e in altri punti della provincia. Stiamo cercando di dare un significato diverso dalla semplice pallina di Natale. E, nello stesso tempo, cerchiamo di valorizzare anche i nostri borghi e il territorio, a Taurasi, come facemmo lo scorso marzo a Lioni con il record della sciarpa rosa fatta a mano più lunga del mondo. Tutto questo serve a richiamare attenzione sulle aree interne, mettendo insieme iniziative diverse, senza perdere di vista il nostro obiettivo principale che è quello della prevenzione e della solidarietà”.
Ha ringraziato il dottor Carlo Iannace, le associazioni e tutti coloro che si stanno adoperando per i ragazzi del Santobono – Pausilipon di Napoli, il direttore generale Annamaria Minicucci “un’iniziativa che ci commuove perché sapere che c’è tanta gente che prende a cuore la malattia dei più piccoli è di grande conforto. La malattia oncologica non è solo del bambino, ma di tutta la famiglia. La cura dell’anima con la vicinanza di chi come voi ha pensato a loro è parte integrante della cura. Sapere che c’è una comunità che li sostiene è un bene prezioso. Cerchiamo di essere sul territorio sempre, anche con il supporto alle famiglie e anche grazie alle associazioni come quelle che hanno organizzato questa iniziativa che ci aiutano a donare una qualità di vita migliore ai bambini e alle loro famiglie”.