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Sesso orale, in aumento i tumori al cavo orale

sesso orale

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Domani sarà la prima giornata mondiale dedicata ai tumori orofaringei.

Le neoplasie del cavo orale colpiscono per la maggior parte alcolisti e fumatori, i dati forniti dagli specialisti però individuano un’altra causa di rischio: il sesso orale.

Dai dati scientifici infatti l’infezione da Papilloma virus (HPV) gioca un ruolo patogenetico per lo sviluppo del tumore della cervice uterina ed è stato ipotizzato che possa svolgere un ruolo anche nell’eziopatogenesi dei tumori del cavo orale e dell’orofaringe.

Cioè il papilloma virus sarebbe il responsabile di una copiscua parte dei tumori orofaringei.

Tale correlazione sembra sia legata all’attività della sfera sessuale, come ad esempio il numero di partners ed il sesso orale.

Attualmente l’infezione da HPV rappresenta la causa del 32-36% dei tumori dell’orofaringe in Italia e tale dato è in costante incremento. Negli Stati Uniti sta raggiungendo dei livelli endemici (70% dei tumori dell’orofaringe).

Emblematico è diventato il caso del famoso attore Michael Douglas.
Questo tipo di tumore colpisce maggiormente persone giovani tra i 45-55 anni non fumatori, non bevitori e con attività sessuale promiscua.

Esiste di fatto un’associazione tra questi tumori e la pratica di sesso orale, soprattutto in assenza di precauzioni che evitino la trasmissione di malattie sessuali.
Domani si terrà la 1° Giornata nazionale della Prevenzione AOOI (Associazione Otorinolaringologi Ospedalieri Italiani) e verranno effettuate dalle ore 9 alle ore 12 visite preventive gratuite dei tumori del cavo orale, orofaringe e laringe, presso l’Ambulatorio della Clinica universitaria ORL al piano terra di via Genova 3 dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino.

la stampa.it

 

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