“Abbiamo bisogno di guide escursionistiche ambientali abilitate”. E’ questo l’appello del team di eiTRAVEL Irpinia, alla ricerca di nuove figure professionali da inserire nel gruppo di guide dell’azienda irpina.
“Ci troviamo in forte difficoltà: da una parte la voglia di far ripartire il turismo, ma dall’altra la mancanza di figure professionali che possano fare in modo che questa ‘rinascita’ sia fatta all’insegna della legalità e della professionalità. Stiamo cercando di costruire un qualcosa di duraturo ma per farlo abbiamo bisogno anche dell’intervento delle istituzioni”.
E proprio alle istituzioni la giovane squadra irpina rivolge un appello: “Abbiamo bisogno che sblocchino i bandi per far in modo che nuove leve abbiano l’opportunità di sostenere l’esame abilitativo e diventare guide, sia escursionistico-ambientali, sia turistiche. Le zone interne soffrono della carenza di personale di questo tipo. Si potrebbe pensare anche ad una legislazione ad hoc per le aree disagiate, come la nostra, nelle quali indire dei concorsi per guide con l’obbligo di risiedere ed esercitare per un tot di tempo in queste zone. Qualsiasi soluzione, comunque, sarebbe la ben accetta perché c’è un dislivello troppo marcato tra le aree costiere e quelle montane. Dobbiamo fare di tutto per diminuire questa discrepanza.”
Per fare in modo che ciò accada, i membri del Tour Operator lanciano anche una provocazione: “Siamo disposti anche a pagare un eventuale corso di preparazione all’esame. Siamo disponibili a finanziare chi voglia intraprendere questa professione. In poche parole siamo disposti a tutto purché, chi di dovere, ci dia la possibilità di lavorare in tranquillità, senza essere costretti a trasgredire la legge”.
Sempre su questo argomento, per concludere e sottolineare l’urgenza di questa richiesta, il team ha aggiunto: “Se qualcuno avesse i requisiti, uno su tutti, come detto, il patentino di guida, potrebbe iniziare a lavorare con noi immediatamente. Abbiamo molti tour organizzati e spesso ci siamo trovati in difficoltà. Non vogliamo cedere all’abusivismo o all’improvvisazione. Crediamo che il turismo, in queste zone, debba essere riorganizzato sotto un profilo nuovo che premi competenze e studio. Noi ci crediamo e stiamo investendo. Abbiamo sentito molti proclami, soprattutto per quanto riguarda il rilancio post-pandemia. Ma il tempo delle parole è finito, ora occorrono i fatti, per continuare a poter lavorare in maniera legale e costruttiva”.