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Servizi negati: lavoro impresa impossibile per le mamme campane

Poco lavoro per le mamme

Per una mamma lavorare resta complicato, soprattutto in Campania. Il dato emerge dall’analisi di Save the Children “Le equilibriste: la maternità in Italia”, diffuso in occasione della Festa della mamma. In Italia ci sono però delle differenze, tra il Nord, sempre più virtuoso come nei casi di Trento e Bolzano, e il Sud, spesso carente di servizi e di sostegno alla maternità, con la Campania come fanalino di coda.

Il tasso di disoccupazione delle donne, ed in particolare delle mamme, è tra i più alti in Europa, ci sono discriminazioni radicate nel mondo del lavoro, un forte squilibrio nei carichi familiari tra madri e padri e poche possibilità di conciliare gli impegni domestici con l’occupazione, a partire dalla scarsissima offerta di servizi educativi per l’infanzia.

L’Italia è in vetta alla classifica europea per anzianità delle “donne al primo parto” con una media di 31 anni; donne che rinunciano sempre più spesso alla carriera professionale quando si tratta di dover scegliere tra lavoro e impegni familiari: il 37% delle donne tra i 25 e i 49 anni con almeno un figlio risulta inattiva.

La denatalità del Paese ha raggiunto un nuovo record registrando la nona diminuzione consecutiva dal 2008: le mamme italiane, infatti, hanno pochi figli, con un numero medio per donna pari a 1,34; cifra che torna ai livelli del 2004, dopo aver raggiunto il suo massimo di 1,46 figli nel 2009. La classifica delle regioni vede le Province autonome di Bolzano e Trento al primo e secondo posto seguite da Valle D’Aosta, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia e Piemonte. Bolzano e Trento non solo conservano negli anni il primato, ma registrano miglioramenti. Tra le regioni del Mezzogiorno il fanalino di coda della classifica è la Campania risulta che perde due posizioni spetto al 2008, preceduta da Sicilia e Calabria.

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