A Serino le “guerriere disarmate”. E la testimonianza di Bedia, donna irachena. La cultura aggrega e l’8 marzo ancora di più. E’ il filo rosso che ha ispirato la tenace Laura Rocco, brava e visionaria quanto basta. Con la sua associazione “Serino Humanitas” ha deciso di mettere intorno allo stesso tavolo figure femminili all’apparenza lontane ma, invece, molto vicine.
Tutte, in un modo o nell’altro, combattono una guerra: contro l’insensibilità degli uomini, quelli cattivi e violenti in particolare ma non solo, delle istituzioni e, forse, anche di tante donne. Ci sarà Maria Rosaria Famoso, deus ex machina di “Demetra” e della casa rifugio “Antonella Russo”. Parlerà dell’esperienza di queste realtà così importanti per la provincia di Avellino.
Gli aspetti legali di queste realtà sono curati dall’avvocato Paola Forcione, anche lei presente al tavolo.
Ci sarà poi la presentazione del libro “Vestita di rosso” di Iva Sarika. Ed ancora, la testimonianza di Bedia, che ci proietterà nell’orrore dell’Iraq. Infine, due “espressioni” dei laboratori organizzati presso casa rifugio, uno dei quali quello fotografico, curato da Antonio Bergamino.