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Serino, frizioni in giunta, l’Udeur lancia un ultimatum al sindaco Ingino

(d.g.) “Nessuna risposta ma azioni politiche alla lettera inviata dagli udeurrini Rocco Manzo, Vincenzo Arcopagita, Enzo Verderame, Carmine De Vita e Pasquale Molisse”. Le considerazioni sono dell’ex presidente del Consiglio comunale Luigi de Filippis. Che rincara la dose sottolineando che con molta probabilità “il primo cittadino, Armando Ingino, accetterà le dimissioni del gruppo del Campanile, dando così vita alla terza fase di questa amministrazione”. La lettera dei cinque mastelliani è risultata una sorta di ultimatum al sindaco che aveva accettato le condizioni del gruppo scissionista composto da De Filippis, Lucia Carrafiello, Raffaele Ingino e dall’ago della bilancia Abele De Luca. Difatti se quest’ultimo si fosse allontanato dalla maggioranza, il mandato di Armando Ingino si sarebbe concluso con un anno di anticipo aprendo le porte del Comune serinese al Commissario Prefettizio. La questione che aveva creato una serie di frizioni all’interno della maggioranza riguardava la revoca della delibera relativa al Parco Faunistico. Revoca, tra l’altro, invocata anche dall’opposizione guidata dal capogruppo Antonio Pellecchia. Ma il numero uno di Palazzo di Città ha accettato l’entrata in giunta della Carrafiello e assegnato a Abele De Luca la carica di vicesindaco. Poi all’improvviso l’Udeur rompe il silenzio con una sorta di ultimatum. Un fatto che, a detta di De Luca, non intacca sindaco e giunta. “Siamo di fronte al fallimento della coalizione del 2001 – afferma invece il capogruppo di minoranza Pellecchia – con continui scambi feroci di accuse. Oltre al fatto che Manzo si accorge solo ora di avere il sindaco di Alternativa Sociale ed il vice De Luca di An, dimenticando che quando lui ricopriva il ruolo di vicesindaco, De Luca era assessore”.

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