Serino – Dopo l’operazione del 1 aprile, in occasione della quale i Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino arrestarono Giuseppe De Feo, trentacinquenne pregiudicato di Serino mentre compiva un’estorsione ai danni di un cantiere di del posto, sono continuate le indagini che hanno permesso il Fermo di Indiziato di Delitto di Gino Rodia, quarantenne pregiudicato di Serino, ritenuto dagli investigatori anch’egli responsabile dell’estorsione. Il Decreto di Fermo, emesso dalla dott.ssa Maria Luisa Buono della Procura della Repubblica di Avellino diretta dal dott. Aristide Mario Romano, è arrivato solo dopo pochi giorni ed a seguito delle indagini svolte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Avellino, che hanno raccolto gravi indizi nei confronti di Gino Rodia, ritenuto complice di De Feo nell’estorsione compiuta a carico dell’imprenditore edile titolare del cantiere di Serino. Sono ancora in corso indagini finalizzate ad identificare ulteriori ed eventuali complici dei due, che vengono ritenuti responsabili di altre analoghe estorsioni in provincia. Il 1 aprile, Giuseppe De Feo si era presentato presso il cantiere edile di Serino e dopo averne contattato il titolare pretendeva la somma contante di 1500,00 Euro quale anticipo con la promessa di ripassare quanto prima per ritirare altro denaro, altrimenti ci sarebbero state pesanti ripercussioni per lui e per cantiere. Nel mese di febbraio i Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino hanno sottoscritto un patto antiracket con l’associazione costruttori edili di questa provincia per garantire la sicurezza sui cantieri e scongiurare episodi analoghi. Rodia è stato associato presso il Carcere di Bellizzi Irpino a disposizione del dell’Autorità Giudiziaria competente.
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